Padova, 22 novembre 2025 – Un’auto che affonda, un uomo intrappolato e un salvataggio all’ultimo istante. È successo ieri mattina lungo il canale Battaglia, alle porte di Padova. Protagonista, l’imprenditore Giuseppe Salvalajo, 76 anni, salvato da due passanti. Tra loro, una sorpresa che ha emozionato: c’era anche Elton Zefi, 32 anni, ex dipendente della stessa azienda di Salvalajo.
L’incubo nel canale Battaglia
Erano circa le 8.30 quando la calma di Villa Molin – la storica residenza rinascimentale progettata da Vincenzo Scamozzi, dove Salvalajo vive da tempo – è stata interrotta dal rumore di un’auto che finiva nell’acqua. Secondo le prime informazioni, l’imprenditore stava uscendo dal vialetto con la sua Toyota Yaris quando, forse per un attimo di distrazione o un malore, ha perso il controllo. L’auto è scivolata nel canale. L’acqua fredda e la corrente hanno subito reso difficile ogni tentativo di uscire.
Nel frattempo, sulla vicina strada Battaglia, Elton Zefi e un collega cercavano di evitare il traffico. “Avevamo un appuntamento e abbiamo preso una strada secondaria”, ha raccontato Zefi, oggi impegnato nel settore del fotovoltaico. Da lontano hanno notato un gruppo di persone ferme lungo la strada. “Ci siamo avvicinati e abbiamo capito subito che c’era qualcosa di grave”.
Il coraggio che salva una vita
Zefi non ha esitato: si è tolto pantaloni e giubbotto e si è gettato nel canale. “Non ho pensato a niente, solo che dovevo fare in fretta”, ha detto. Un altro uomo si è unito a lui. Hanno provato a rompere il parabrezza della Yaris, ma senza successo. L’acqua era torbida, gelida, e l’auto continuava a inclinarsi. “Il mio compagno ha provato a sfondare il vetro posteriore salendo sul tetto, ma niente da fare”.
Poi, tra i tentativi disperati, una mano è spuntata dal finestrino posteriore: era quella di Salvalajo. “Ho capito che dovevo tirarlo fuori”, ha raccontato Zefi. Dopo tre tentativi falliti, crampi alle gambe e il freddo che si faceva sentire, ha trovato la forza per riuscirci. L’imprenditore è stato portato a riva sotto gli occhi increduli di chi assisteva.
Un incontro inatteso
Solo con l’arrivo della polizia locale e dei soccorsi del 118 si è scoperto chi fosse l’uomo salvato. “Quando ho saputo che era il proprietario di Villa Molin, ho ricordato di aver lavorato per lui”, ha detto Zefi. L’abbraccio tra i due – uno bagnato e tremante, l’altro con gli occhi pieni di emozione – ha colpito anche i soccorritori. “Mi ha riconosciuto subito”, ha aggiunto Zefi. “È stato un momento davvero toccante”.
Salvalajo, ancora scosso ma in buone condizioni, ha voluto ringraziare chi lo ha aiutato. “Sto bene e sono grato a chi mi ha salvato in una situazione così difficile”, ha detto. “Lo spavento è stato grande, ma sono uscito dall’acqua sano e salvo. Ora mi serve solo riposare”.
Un gesto che ha fatto la differenza
I medici intervenuti hanno sottolineato l’importanza del tempismo dei soccorritori. “Bastavano pochi minuti in più e la situazione sarebbe stata più complicata”, hanno spiegato. Zefi, che proprio ieri ha compiuto 32 anni, ha glissato sulla paura: “Non ci ho pensato, dovevo solo agire in fretta”. Così si chiude questa storia di Padova: un’auto tirata fuori dal canale e due vite che si sono incrociate di nuovo, stavolta per un motivo diverso dal lavoro. Un semplice gesto, una stretta di mano, poche parole: “Grazie”. E, tra l’acqua e la nebbia del mattino, la città si è fermata a guardare.
