Valencia: un paradiso gastronomico tra paella e chef stellati con il Festival Cuina Oberta

Valencia: un paradiso gastronomico tra paella e chef stellati con il Festival Cuina Oberta

Valencia: un paradiso gastronomico tra paella e chef stellati con il Festival Cuina Oberta

Matteo Rigamonti

Novembre 22, 2025

Valencia, 22 novembre 2025 – Dal 20 al 30 novembre, Valencia si veste a festa con il Festival Cuina Oberta, che coinvolge 68 ristoranti pronti a far assaporare la città con menu a prezzo fisso. Un’occasione perfetta per scoprire la cucina locale senza spendere una fortuna. L’evento, che torna due volte l’anno, attira tanto chi vive in città quanto i turisti, italiani in testa, come conferma Leticia Colomer di Visit Valencia: “Gli italiani sono il primo mercato per presenze in città”.

Cuina Oberta: dieci giorni di sapori e tradizione

Per dieci giorni, la terza città spagnola – patria della paella e simbolo della Dieta mediterranea – propone menu speciali che partono da 28 euro per il pranzo e 36 per la cena, con opzioni più raffinate a 48 e 56 euro. Anche i ristoranti stellati Michelin entrano in gioco con proposte esclusive a 80 e 100 euro. Il programma, poi, è arricchito da 16 esperienze uniche: laboratori, degustazioni e attività dedicate alla gastronomia valenciana. “Valencia vanta otto ristoranti stellati, di cui due con due stelle Michelin”, ricorda Colomer, sottolineando il valore di chef come Ricard Camarena, premiato anche con la ‘stella verde’ per la sostenibilità.

Valencia, la dispensa del Mediterraneo che guarda al futuro

Conosciuta come la ‘Dispensa del Mediterraneo’, Valencia è stata incoronata Capitale verde europea 2024 e punta a un modello alimentare sostenibile. I prodotti freschi arrivano dal mare e dai 20mila ettari dell’Huerta, l’area agricola che circonda la città, oltre che dal parco naturale dell’Albufera, dove si coltivano diverse varietà di riso. Ed è proprio il riso il vero protagonista: dal Museo del Riso, ospitato in un antico mulino restaurato, alle oltre quaranta ricette tradizionali che animano le tavole locali.

Paella e dintorni: il riso secondo Valencia

La paella valenciana è il piatto simbolo: carne di pollo e coniglio, verdure come i fagioli garrofó, lumache e pomodoro grattugiato. Il segreto? Il riso cotto a fuoco vivo che crea quel croccante strato in fondo, il famoso “socarrat”. Ma la scelta è ampia: dall’arroz a banda, dove il pesce si serve a parte, all’arroz negro con nero di seppia, fino all’arroz al horno con costine di maiale e morcilla. Chi vuole un’alternativa trova nella fideuà un piatto simile alla paella ma con spaghettini corti e frutti di mare. Tra i piatti tipici non mancano stufati di pesce come il suquet de peix o l’all i pebre, a base di anguille.

Mercati storici: il cuore della vita valenciana

Per chi vuole entrare nel vivo della città, una tappa obbligata è il Mercato centrale, il più grande d’Europa per prodotti freschi. Ospitato in un edificio modernista costruito tra il 1914 e il 1928, offre oltre 250 bancarelle su 8mila metri quadrati. Qui si trovano frutta, verdura, carne, pesce e spezie a chilometro zero. Un’eccezione alla regola che vieta di mangiare sul posto è il Bar Central dello chef Camarena. Un’atmosfera diversa la si respira invece al Mercato di Colon, nel raffinato quartiere Ensanche, dove bar, ristoranti e negozi storici come Carnes Varea o Frutería Fina si alternano.

Bevande tipiche e tradizioni da provare

Tra le bevande simbolo spicca la Agua de Valencia, cocktail a base di succo d’arancia, cava, vodka e gin. Lo si beve in caraffa nei locali storici come il Cafè de Madrid o il Cafè de las Horas. Da non perdere anche l’horchata, bevanda fresca a base di chufa, un tubero coltivato nei dintorni. E per chi vuole fare come un vero ‘local’, c’è l’esmorzaret, il brunch tipico che si consuma tra le 9 e le 12: panino farcito, arachidi, sottaceti e cremaet, un caffè corretto con rum e spezie.

Cucina d’autore: i grandi nomi di Valencia

Valencia ospita alcuni dei protagonisti più noti della cucina spagnola. Ricard Camarena, nel suo locale nell’ex fabbrica Bomba Gens (due stelle Michelin), propone una cucina innovativa a base di verdure. Quique Dacosta firma El Poblet (due stelle Michelin) e Llisa Negra, specializzato in carni e pesce alla griglia. Entrevins è il posto giusto per una selezione di vini locali, mentre Noble dà nuova vita ai classici in chiave moderna.

Dal mare al design: dove mangiare con vista

Sul lungomare di El Cabanyal o Malvarrosa si può gustare la paella con vista mare da Casa Carmela, vicino alla Casa Museo Blasco Ibanez. Chi invece cerca un mix tra gastronomia e architettura può scegliere uno dei locali all’interno della Città delle Arti e della Scienza, progettata da Santiago Calatrava. Anche il punto ristoro del Caixa Forum è un piccolo giardino aromatico.

Valencia riparte dal cibo

Dopo l’alluvione dello scorso anno, Valencia ha ritrovato il suo spirito di sempre. I turisti sono tornati a riempire mercati, ristoranti e piazze storiche. In questi giorni di Cuina Oberta – tra piatti tradizionali, innovazione e prodotti a chilometro zero – la città conferma la sua vocazione: essere una meta da non perdere per chi vuole scoprire il territorio attraverso i sapori autentici.