Kyiv, 22 novembre 2025 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che nei prossimi giorni il governo di Kyiv aprirà nuove consultazioni con i partner internazionali per discutere le azioni da mettere in campo per “porre fine alla guerra”. L’annuncio, diffuso ieri sera con un messaggio su X (ex Twitter), arriva in un momento di forte tensione sul fronte orientale, dopo settimane di intensi scambi diplomatici tra Ucraina, Stati Uniti e Unione Europea.
Zelensky: “Proteggeremo gli interessi dell’Ucraina”
Nel suo intervento, Zelensky ha detto chiaramente che i rappresentanti ucraini “sanno come difendere gli interessi nazionali” e sono pronti a “bloccare una terza invasione russa”. Ha ricordato che Mosca ha già attaccato il territorio ucraino in passato, “commettendo crimini contro il nostro popolo e altre nazioni”. Queste parole arrivano dopo una settimana segnata da nuovi bombardamenti su Kharkiv e Donetsk, con almeno 12 civili morti, secondo fonti locali.
Fonti diplomatiche a Kyiv confermano che la presidenza sta organizzando una serie di incontri bilaterali e multilaterali. Sul tavolo ci sono richieste per nuove forniture militari e un inasprimento delle sanzioni contro la Russia. “Non possiamo permettere un’altra escalation”, ha detto ieri un consigliere del ministero degli Esteri ucraino, contattato da alanews.it.
Washington ed Europa al centro delle trattative
Dal palazzo presidenziale filtrano dettagli sulle consultazioni, che coinvolgeranno soprattutto Washington e le capitali europee più influenti. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha ribadito da poco il sostegno “totale e convinto” degli Stati Uniti all’integrità territoriale dell’Ucraina. Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato che Bruxelles sta valutando un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari.
Il clima resta teso. Nella notte tra martedì e mercoledì, le sirene antiaeree hanno suonato a Kyiv poco dopo le 2.30. Pochi minuti dopo, si sono visti i primi mezzi dei vigili del fuoco dirigersi verso il quartiere Obolon. “Abbiamo sentito almeno tre esplosioni”, ha raccontato Oleg, un residente, davanti a una stazione della metro.
Il rischio di una nuova offensiva russa
Il pericolo di un nuovo attacco russo è reale. Secondo l’intelligence britannica, Mosca ha rafforzato le sue posizioni nel settore sud-orientale del fronte, soprattutto nella regione di Zaporizhzhia. “Non si può escludere un tentativo di sfondamento nelle prossime settimane”, ha spiegato una fonte della difesa ucraina. Kyiv teme che la Russia possa sfruttare l’inverno per colpire le infrastrutture energetiche.
Zelensky ha ribadito che il governo vuole evitare “un altro attacco contro l’Ucraina”. Nel suo discorso, ha ricordato i crimini russi “commessi contro altre nazioni in passato”, facendo riferimento ai conflitti in Georgia e Crimea.
La comunità internazionale osserva con attenzione
La comunità internazionale segue da vicino gli sviluppi. L’ONU ha più volte chiesto una riduzione delle tensioni e il rispetto del diritto internazionale umanitario. Ma la diplomazia sembra bloccata. A Bruxelles, alcuni funzionari europei ammettono che “la finestra per una soluzione negoziata si sta chiudendo”. Intanto, in Ucraina la vita procede tra continui allarmi e blackout programmati: nelle ultime 48 ore, secondo Ukrenergo, oltre 300mila persone sono rimaste senza luce nella sola regione di Dnipropetrovsk.
Cosa succederà nei prossimi giorni
Nei prossimi giorni, probabilmente già entro il fine settimana, sono previsti i primi incontri tra delegazioni ucraine e rappresentanti dei partner occidentali. Sullo sfondo c’è sempre la questione delle garanzie di sicurezza che Kyiv chiede per evitare nuove aggressioni. “Siamo pronti a fare la nostra parte”, ha assicurato Zelensky nel suo messaggio su X. Ma la strada verso la pace resta lunga e incerta.
