Affluenza alle regionali: un calo preoccupante tra il 10,1% e l’8,24% alle 12

Affluenza alle regionali: un calo preoccupante tra il 10,1% e l'8,24% alle 12

Affluenza alle regionali: un calo preoccupante tra il 10,1% e l'8,24% alle 12

Matteo Rigamonti

Novembre 23, 2025

Venezia, 23 novembre 2025 – Alle 12 di oggi, l’affluenza alle urne per le Elezioni Regionali in Veneto si è fermata al 10,1%, con un calo netto del 4,6% rispetto al 2020. Un dato che, secondo i primi numeri del Ministero dell’Interno, si inserisce in un quadro nazionale di partecipazione più bassa anche in altre regioni chiamate al voto, come Campania e Puglia.

Veneto: affluenza in netto calo rispetto al 2020

Cinque anni fa, alla stessa ora, avevano votato il 14,7% degli aventi diritto. Oggi, invece, i seggi aperti dalle 7 del mattino hanno visto meno movimento. Nei centri principali, come Padova, Verona e Treviso, i presidenti di seggio raccontano di una mattinata tranquilla, con poche code e un’atmosfera rilassata. “Rispetto al 2020, la gente si è vista molto meno”, ha raccontato una scrutatrice alla scuola elementare “Giovanni XXIII” di Mestre, poco dopo le 11.30.

Il trend nazionale: anche Campania e Puglia tirano il freno

Non è solo il Veneto a mostrare segnali di calo. In Campania, alle 12, ha votato l’8,24%, con un calo del 3,07% rispetto al 2020. In Puglia invece, la partecipazione si è fermata all’8,53%, in calo del 3,52%. Un andamento che sembra confermare una tendenza generale: meno voglia di recarsi alle urne in questa tornata elettorale.

Perché si vota poco? Tra pioggia e campagna elettorale fiacca

Tra le cause del basso afflusso, osservatori locali indicano la pioggia intermittente che ha disturbato la mattinata in molte zone e una campagna elettorale giudicata poco vivace da diversi candidati. “La gente sembra meno coinvolta rispetto agli anni scorsi”, ha ammesso un volontario del comitato elettorale di via Roma a Vicenza. A pesare potrebbe essere anche la crescente stanchezza verso la politica regionale, già emersa nei sondaggi delle settimane scorse.

Candidati in pressing: “Andate a votare”

I principali aspiranti alla presidenza regionale hanno lanciato appelli a recarsi alle urne. “Partecipare è fondamentale per dare forza alla democrazia”, ha detto questa mattina il governatore uscente, durante un breve incontro con la stampa davanti al suo seggio di Treviso. Dello stesso avviso anche la candidata dell’opposizione: “Il voto è un diritto e un dovere”, ha ricordato subito dopo aver inserito la scheda nell’urna a Padova.

Urne aperte, nessuna irregolarità segnalata

Fino a metà giornata, nessuna anomalia segnalata nei seggi veneti. Le operazioni si stanno svolgendo senza intoppi, con le forze dell’ordine a presidiare gli ingressi principali, come ormai da tempo accade. Controlli rafforzati anche attorno alle scuole più frequentate. Solo a Venezia, nel centro storico, qualche seggio ha avuto un lieve ritardo all’apertura a causa di problemi tecnici con le liste elettorali.

Il pomeriggio decisivo: attesa per i dati delle 19

I seggi resteranno aperti fino alle 23. Il prossimo aggiornamento ufficiale sull’affluenza è atteso per le 19. Gli analisti politici locali prevedono che il calo registrato in mattinata potrebbe confermarsi anche nel pomeriggio. “Vedremo se la partecipazione riuscirà a riprendersi più tardi”, ha commentato un funzionario della Prefettura di Venezia poco dopo mezzogiorno.

Calo di votanti: quale impatto sulla politica regionale?

Questo calo nell’affluenza potrebbe cambiare gli equilibri politici e la legittimazione del prossimo presidente. Gli esperti avvertono che una bassa partecipazione rischia di indebolire il mandato elettorale. Solo con i dati definitivi si potrà capire davvero come questa tendenza influirà sul futuro della politica veneta e sulle strategie dei partiti.

La giornata elettorale prosegue tra attese e qualche preoccupazione nei comitati dei candidati. Il clima nei seggi resta tranquillo, ma resta la domanda: il Veneto riuscirà a invertire la rotta nel pomeriggio?