Roma, 23 novembre 2025 – Il Terzo Settore in Italia sta cambiando volto. A spiegarlo è stato Francesco Piemonte, presidente nazionale del Mo.d.a.v.i. (Movimento delle associazioni di volontariato italiano) e di Moby Dick Ets, intervistato nelle scorse ore. Secondo Piemonte, la riforma partita nel 2016 ha rappresentato una svolta, ma il sostegno pubblico resta ancora troppo debole rispetto alle responsabilità che questi enti si trovano a gestire. “Gli enti del Terzo Settore hanno fatto passi avanti importanti, ma il supporto non è ancora all’altezza”, ha detto, sottolineando quanto sia urgente coinvolgere di più anche il mondo delle imprese.
Terzo Settore, un ruolo sempre più centrale ma con sfide da affrontare
Negli ultimi anni, il Terzo Settore ha conquistato un posto di primo piano nella gestione di servizi essenziali per i cittadini. La riforma del 2016 e le norme successive hanno affidato agli Enti del Terzo Settore (Ets) compiti che spesso affiancano, se non sostituiscono, quelli delle pubbliche amministrazioni. “Gli Ets stanno prendendo in carico funzioni che in certi casi affiancano, e a volte rimpiazzano, quelle dello Stato”, ha spiegato Piemonte, ricordando il principio di sussidiarietà previsto dall’articolo 118 della Costituzione.
Il presidente del Mo.d.a.v.i. ha sottolineato che il Governo sta lavorando per rafforzare questo settore, ma ha anche precisato che non si può fare affidamento solo sui soldi pubblici. “Il Terzo Settore ha bisogno di strumenti più solidi e diversificati”, ha aggiunto, puntando a valorizzare i servizi che offre e a costruire una collaborazione stabile con il mondo delle imprese.
Profit e non profit, una collaborazione indispensabile
Per Piemonte, coinvolgere le aziende private è fondamentale per creare modelli sostenibili. “Il mondo profit deve diventare un alleato strategico”, ha detto, invitando le istituzioni a facilitare questo lavoro insieme. Solo così, secondo lui, si potrà crescere davvero e rispondere alle sfide sociali di oggi.
Il cambiamento del ruolo degli Ets si vede anche nella loro capacità di affrontare bisogni nuovi e complessi. “Viviamo in una società con disuguaglianze sempre più forti e cambiamenti rapidi”, ha osservato Piemonte. Gli enti sono chiamati a sostenere le persone più fragili, ma anche a promuovere l’accesso all’educazione, alla cultura e alle opportunità per crescere.
Moby Dick Ets: vent’anni al fianco dei giovani
Oltre al Mo.d.a.v.i., Piemonte guida anche Moby Dick Ets, nata nel 2005 a Salerno da un gruppo di ragazzi. “Moby Dick è sempre stato uno spazio dove i giovani possono confrontarsi”, ha raccontato il presidente. In vent’anni, l’associazione è diventata un punto di riferimento per le politiche giovanili nel Sud Italia e ora punta a un ruolo nazionale.
I numeri parlano chiaro: negli ultimi tre anni sono stati realizzati più di 90 progetti a livello regionale e nazionale, con quattro servizi dedicati ai giovani. “Abbiamo raggiunto decine di migliaia di persone nel tempo”, ha sottolineato Piemonte. Le attività vanno dalla mobilità internazionale al contrasto della povertà educativa, fino alla promozione dello sport inclusivo.
Progetti in partenza e uno sguardo al futuro
Tra le novità in arrivo c’è il progetto “Co-programmare con i giovani”, con Moby Dick a capo di una rete nazionale che vuole far conoscere meglio gli strumenti del codice del Terzo Settore. L’obiettivo è far partecipare attivamente i giovani e le organizzazioni non profit nelle politiche pubbliche.
“Con gli anni i giovani cambiano, così come le sfide che affrontano”, ha riflettuto Piemonte. Per questo Moby Dick punta a rinnovare costantemente i servizi e a offrire esperienze formative all’estero, utili per acquisire competenze spendibili nel lavoro. “Diamo strumenti concreti attraverso l’educazione non formale”, ha aggiunto.
Guardando al 2025, Piemonte parla di un anno intenso e ricco di risultati. “I nostri primi vent’anni non sono un traguardo, ma un nuovo inizio”, ha concluso. L’impegno resta quello di costruire una società più giusta e inclusiva, mettendo i giovani al centro delle politiche nazionali.
