Biella, 23 novembre 2025 – Maurizio Sella, presidente onorario del gruppo bancario che porta il suo nome, si è spento ieri sera nella sua casa di Biella, all’età di 83 anni. Negli ultimi tempi, la sua malattia si era aggravata. La notizia è stata data questa mattina dal Gruppo Sella, che ha voluto ricordare il lungo cammino imprenditoriale e il ruolo istituzionale di Sella, durato quasi sessant’anni.
Maurizio Sella, una vita tra banca e istituzioni
Nato a Biella nel 1942, Maurizio Sella è entrato molto giovane nell’azienda di famiglia, nata nel 1886 dal bisnonno Gaudenzio. Negli anni ha guidato la banca attraverso i cambiamenti del settore, restando sempre legato al territorio piemontese ma aprendo la strada all’innovazione e ai mercati esteri. “Ha lavorato per quasi sessant’anni nell’azienda di famiglia, portandola a una crescita solida e duratura”, si legge nella nota ufficiale del gruppo.
Il suo nome è legato a una stagione di riforme importanti nel sistema bancario italiano. Sella ha preso la presidenza del gruppo nel 1991, succedendo al padre Ernesto, e ha lasciato la guida operativa nel 2019, mantenendo però il ruolo di presidente onorario. In questi decenni, il gruppo è cresciuto sia in Italia che all’estero, con oltre 5.000 dipendenti e una rete di filiali che copre gran parte del Nord Italia.
Un impegno che va oltre la banca
Oltre al lavoro in banca, Maurizio Sella ha ricoperto diversi incarichi nelle principali associazioni di categoria. È stato presidente dell’Associazione Bancaria Italiana dal 1998 al 2006, un periodo cruciale segnato dall’arrivo dell’euro e dall’integrazione dei mercati finanziari europei. “Un uomo di equilibrio e visione”, lo ha definito Antonio Patuelli, attuale presidente dell’ABI, ricordando come Sella abbia sempre cercato il dialogo tra banche, imprese e istituzioni.
Il suo impegno ha superato i confini italiani: ha rappresentato l’Italia in vari organismi europei del settore finanziario e ha contribuito alla nascita di circuiti internazionali di pagamento. Nel 2002 è stato nominato Cavaliere del Lavoro, un riconoscimento conferito dal Presidente della Repubblica per il suo contributo all’imprenditoria.
Innovazione senza dimenticare le radici
Chi l’ha conosciuto lo ricorda come un uomo riservato ma deciso, capace di unire la tradizione di famiglia con la spinta verso la modernità. Negli ultimi anni ha spinto con forza per la digitalizzazione dei servizi bancari e l’apertura verso le startup fintech. “Sapeva ascoltare i giovani e non temeva il cambiamento”, ha raccontato un collaboratore storico incontrato davanti alla sede centrale di via Italia a Biella.
Nonostante i successi, Maurizio Sella è rimasto profondamente legato alla sua città. Ha sostenuto tante iniziative culturali e sociali in Biellese, dal restauro della Fondazione Sella alla promozione di eventi dedicati all’innovazione tecnologica. “Era orgoglioso delle sue radici”, ha detto il sindaco Claudio Corradino, che questa mattina ha espresso il cordoglio della comunità.
Il cordoglio del mondo economico e istituzionale
La notizia della sua scomparsa ha subito scosso il mondo economico e istituzionale. Sono arrivati messaggi di cordoglio dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha definito Sella “una figura centrale per lo sviluppo del territorio”, e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Con Maurizio Sella se ne va un protagonista della finanza italiana degli ultimi decenni”, ha dichiarato Giorgetti.
I funerali si terranno nei prossimi giorni a Biella, in forma privata su richiesta della famiglia. Intanto, davanti alla sede storica della banca, alcuni dipendenti hanno lasciato fiori e biglietti di ringraziamento. Un gesto semplice e discreto, che racconta più di tante parole l’eredità che Maurizio Sella lascia nella banca e nella sua città.
