Pisa, 23 novembre 2025 – Oggi, in tutto il mondo, si celebra il Fibonacci Day, la giornata dedicata a Leonardo Fibonacci, il matematico pisano vissuto tra il XII e il XIII secolo, considerato il padre della matematica moderna. Fu lui a portare in Europa le cifre indo-arabiche e il simbolo dello zero. La data non è casuale: il 23 novembre, infatti, nei paesi anglosassoni si scrive 11/23, una sequenza che richiama i primi numeri della famosa successione di Fibonacci (1, 1, 2, 3…), dove ogni numero è la somma dei due che lo precedono.
Fibonacci, l’uomo che cambiò i numeri
Nato a Pisa nel 1175, Leonardo era figlio di Guglielmo Bonacci, un mercante pisano che lavorava nella città portuale di Bejaia, nell’attuale Algeria. Fu proprio seguendo il padre nei suoi viaggi che Fibonacci si avvicinò alla matematica. In Nord Africa entrò in contatto con la cultura araba e con i grandi matematici dell’epoca. “Si appassionò anche alla geometria e all’algebra araba, studiando i maestri e proponendo idee sue”, raccontano gli esperti di Mathesis, la Società italiana di scienze matematiche e fisiche.
Il suo contributo più famoso resta la diffusione delle cifre indo-arabiche in Europa, un vero e proprio cambio di passo nel modo di contare e calcolare. Prima si usavano i numeri romani, poco pratici soprattutto per i calcoli più complicati. Nel “Liber Abaci” del 1202 Fibonacci mostrò tutti i vantaggi del nuovo sistema. “Fu una rivoluzione”, sottolineano gli studiosi.
La successione che si nasconde in natura
Ma Fibonacci è soprattutto famoso per la sua celebre successione: una serie di numeri in cui ciascuno è dato dalla somma dei due precedenti. Non è solo un gioco matematico: “Questa proporzione è stata usata fin dall’antichità per creare armonia nelle forme ed è presente ovunque in natura”, spiegano da Mathesis. Il rapporto tra i numeri tende alla cosiddetta sezione aurea, una misura di equilibrio che si trova nelle statue di Fidia, nell’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci e persino nella disposizione dei petali dei fiori.
Gli esperti parlano anche di frattali, forme geometriche in cui lo stesso motivo si ripete su scale diverse. “Ad ogni zoom, la figura si ripresenta uguale a se stessa”, spiegano. E non è solo arte: la sequenza di Fibonacci si vede nella struttura delle pigne, nel modo in cui le foglie crescono sui rami e persino nelle spirali delle conchiglie.
Pisa celebra il suo genio
Per onorare il suo illustre concittadino, il Comune di Pisa ha organizzato i Fibonacci Days: quattro giorni di eventi, dal 21 al 24 novembre, in collaborazione con l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, la Domus Mazziniana, l’Archivio di Stato, il Museo degli Strumenti per il Calcolo e il Rotary Club. Tra conferenze, presentazioni di libri e laboratori aperti a tutti.
In Piazza dei Cavalieri, fino al 25 novembre, si può ammirare la torre scultorea “Operae” dell’artista Gianni Lucchesi. Un’opera che mescola matematica e filosofia, cemento e oro, la sequenza di Fibonacci e i sigilli ermetici di Giordano Bruno. “Un modo per dare forma a qualcosa che spesso resta astratto”, ha detto Lucchesi all’inaugurazione.
Laboratori e giochi per i più giovani
Anche a Roma, domenica mattina, i volontari del Dopolavoro Matematico hanno animato il Lab!Puzzle-Bene Comune con laboratori interattivi e giochi pensati per i ragazzi. “Vogliamo far capire che la matematica può essere anche divertente”, ha spiegato uno degli organizzatori.
Lunedì 24 novembre, invece, l’Unione Matematica Italiana ha in programma la Giornata dei Licei Matematici: studenti da tutta Italia si ritroveranno online per scambiarsi esperienze e curiosità sul mondo dei numeri. Un’occasione per avvicinare i giovani al pensiero scientifico.
Un’eredità che dura da secoli
Sono passati più di ottocento anni dalla nascita di Fibonacci, eppure la sua eredità resta viva. Non influenza solo la matematica, ma anche l’arte, l’architettura e le scienze naturali. “Il suo modo di vedere il mondo ha cambiato tutto”, ricordano gli esperti. Oggi Pisa gli dedica conferenze e opere d’arte, rendendo omaggio a uno dei suoi figli più celebri.
