Un incontro esclusivo: Stubb e Meloni discutono il piano di pace con Trump

Un incontro esclusivo: Stubb e Meloni discutono il piano di pace con Trump

Un incontro esclusivo: Stubb e Meloni discutono il piano di pace con Trump

Matteo Rigamonti

Novembre 23, 2025

Johannesburg, 23 novembre 2025 – Dieci minuti prima della conferenza stampa finale del G20 di Johannesburg, il presidente della Finlandia, Alexander Stubb, ha raccontato ai giornalisti un retroscena che ha catturato l’attenzione. “La premier Meloni e io abbiamo parlato con il presidente Trump. Il presidente degli Stati Uniti si alza molto presto e lavora sodo, voleva aggiornarsi sul piano e su come stanno andando le cose”, ha detto Stubb, lasciando intendere che la telefonata è arrivata all’alba americana.

Trump si sveglia all’alba: la telefonata con Meloni e Stubb

Stubb ha raccontato che Donald Trump ha risposto al telefono alle 5 del mattino di domenica, ora di Washington. Un dettaglio che il presidente finlandese ha evidenziato con un pizzico di sorpresa: “Questo dimostra che non si ferma un attimo, cerca di spingere per un accordo di pace nella guerra scatenata dalla Russia in Ucraina”. La chiamata, durata una decina di minuti, ha ruotato attorno al cosiddetto piano in 28 punti, una proposta multilaterale che da settimane gira tra le cancellerie occidentali e punta a trovare una via per uscire dal conflitto.

Il piano in 28 punti: cosa resta da decidere

Il piano di pace – su cui hanno discusso i leader a Johannesburg – mette sul tavolo una serie di passi negoziali, garanzie di sicurezza e un calendario per il ritiro graduale delle truppe russe dai territori occupati. Fonti europee, sentite nella notte, hanno spiegato che il documento è ancora “in fase di confronto”, con diversi punti ancora aperti. Su tutti, la questione delle garanzie per Kiev e il ruolo della Crimea restano i nodi più spinosi.

Stubb ha confermato: “Abbiamo parlato della situazione, del piano in 28 punti e di alcuni sviluppi qui a Johannesburg legati al piano di pace”. Nessun dettaglio in più sulla telefonata, ma il presidente finlandese ha sottolineato che la pressione diplomatica è alta.

La posizione italiana e il peso della Finlandia

Giorgia Meloni, che era al fianco di Stubb durante il vertice, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla telefonata. Fonti vicine a Palazzo Chigi però hanno confermato che la premier italiana ritiene “fondamentale” mantenere un canale diretto con Washington, soprattutto in questo momento delicato. La Finlandia, entrata nella NATO nel 2023, si è fatta notare per un ruolo sempre più attivo nella gestione della crisi ucraina. “La nostra posizione è chiara: serve una soluzione diplomatica, ma senza cedere sulla sovranità dell’Ucraina”, ha ribadito Stubb ai cronisti.

Johannesburg: diplomazia in bilico tra tensioni e speranze

Il G20 sudafricano si è svolto in un clima teso, con la guerra in Ucraina che ha dominato le discussioni informali tra i leader. La sessione plenaria si è chiusa però senza una dichiarazione congiunta sul conflitto. “C’è ancora molta strada da fare”, ha ammesso un funzionario europeo che camminava nei corridoi del Sandton Convention Centre. Eppure, quella telefonata alle cinque del mattino con Trump sembra aver dato nuova energia ai tentativi di mediazione.

Reazioni dal mondo e prossimi passi

Dopo la telefonata, Mosca non ha fatto commenti ufficiali. Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha detto solo che “la Russia valuta con attenzione ogni proposta”, senza entrare nel merito del piano di Johannesburg. Da Kiev, invece, il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak ha ribadito che “qualsiasi soluzione deve rispettare pienamente l’integrità territoriale ucraina”.

Il prossimo appuntamento importante è a Bruxelles, dove martedì si riuniranno i ministri degli Esteri dell’Unione Europea per fare il punto sulla situazione. Nel frattempo la diplomazia è in movimento. E quella chiamata delle cinque del mattino – come ha raccontato Stubb – potrebbe avere un peso decisivo nei prossimi sviluppi della crisi ucraina.