Milano, 23 novembre 2025 – Oltre cinquemila persone hanno voluto dare l’ultimo saluto a Ornella Vanoni stamattina, sabato 23 novembre, nella camera ardente allestita al Piccolo Teatro di Milano. La direzione del teatro e l’assessore alla Cultura del Comune, Tommaso Sacchi, hanno parlato di un flusso costante e intenso, che ha confermato il legame profondo tra la città e una delle sue voci più famose. “L’affetto non si fermerà oggi, continuerà anche domani”, ha detto Sacchi uscendo dal foyer poco dopo le 13.
Un lungo, silenzioso addio al Piccolo Teatro
Dalle 10 in punto, quando sono state aperte le porte del Piccolo Teatro, si è formata una fila ordinata che si è snodata lungo via Rovello. C’erano persone di tutte le età, molti con un fiore in mano o una foto da lasciare vicino al feretro. Qualcuno è arrivato da fuori Milano, altri – come racconta una signora di Porta Venezia – “sono venuti solo per un saluto veloce, ma non potevano mancare”. Il personale del teatro conferma: la gente è arrivata senza sosta, con un picco tra le 11 e le 12.
Milano si stringe attorno a Vanoni
Non c’erano solo cittadini. Tra chi è passato a rendere omaggio, molti volti noti dello spettacolo: artisti italiani e stranieri, personaggi della tv, del teatro, della musica e del cinema. “Milano si è stretta attorno a Ornella Vanoni”, ha detto Sacchi ai giornalisti, visibilmente commosso. “È stata una mattinata piena di ricordi e gratitudine”. Alcuni colleghi hanno preferito stare in silenzio, limitandosi a un momento di raccoglimento davanti alla bara.
Una donna che ha fatto la storia della cultura italiana
La scomparsa di Ornella Vanoni, avvenuta due giorni fa nella sua casa di Milano, ha lasciato un grande vuoto nel mondo della musica e della cultura del nostro Paese. Nata nel 1934, Vanoni è cresciuta artisticamente proprio sui palchi milanesi negli anni Cinquanta. Da allora, la sua storia si è intrecciata con quella della città: “Milano era la sua casa”, ricorda una giovane fan in fila. “Le sue canzoni ci hanno accompagnato per decenni”.
Messaggi e ricordi, la voce dei fan
Molti hanno lasciato biglietti e pensieri scritti a mano. “Grazie Ornella per aver dato voce ai nostri sentimenti”, si legge su un foglio appoggiato tra i fiori bianchi. Un uomo sulla sessantina racconta: “L’ho vista dal vivo al Teatro Lirico nel ’78. Non potevo mancare oggi”. Tra i presenti anche ex collaboratori e musicisti che hanno lavorato con lei negli ultimi anni.
Le istituzioni: “Un patrimonio per tutti”
L’assessore Sacchi ha voluto mettere in luce il valore che Vanoni ha avuto per l’intera comunità: “Non era solo una cantante, ma un patrimonio condiviso da più generazioni”. Il Comune di Milano ha già annunciato che nei prossimi giorni si valuteranno iniziative per ricordarla in modo permanente. “Stiamo raccogliendo idee da cittadini e associazioni”, ha spiegato Sacchi, senza entrare nei dettagli.
Camera ardente aperta anche domenica
La camera ardente resterà aperta anche domenica 24 novembre, dalle 10 alle 18. La direzione del Piccolo Teatro si aspetta un nuovo afflusso importante, soprattutto nelle ore centrali della giornata. I funerali si terranno lunedì mattina nella basilica di San Marco, a pochi passi dal teatro dove tutto era cominciato.
In queste ore Milano si è fermata per salutare una delle sue voci più amate. Ma nei corridoi del Piccolo Teatro resta la sensazione che l’eredità di Ornella Vanoni continuerà a vivere, nei ricordi e nelle canzoni che hanno segnato intere generazioni.
