Zelensky svela un piano strategico con punti chiave per il nostro futuro

Zelensky svela un piano strategico con punti chiave per il nostro futuro

Zelensky svela un piano strategico con punti chiave per il nostro futuro

Matteo Rigamonti

Novembre 23, 2025

Ginevra, 23 novembre 2025 – La delegazione ucraina è tornata oggi al tavolo delle trattative a Ginevra con un obiettivo chiaro: trovare soluzioni concrete per fermare la guerra, riportare la pace e garantire una sicurezza stabile nel Paese. A darne notizia è stato il presidente Volodymyr Zelensky, che questa mattina ha pubblicato un aggiornamento sui social, sottolineando come i primi segnali dalla squadra ucraina parlino di un dialogo “costruttivo” e della possibilità che le proposte americane tengano conto delle priorità di Kiev.

A Ginevra si punta a sicurezza e pace

Fonti vicine alla presidenza raccontano che la delegazione di Kiev – guidata dal consigliere diplomatico Andriy Yermak e composta da funzionari del Ministero degli Esteri – ha iniziato i colloqui con rappresentanti degli Stati Uniti e di altri Paesi occidentali già nelle prime ore della mattina, in una sala riservata del Palazzo delle Nazioni. L’atmosfera è definita “pragmatica”, con entrambe le parti determinate a superare lo stallo che da mesi blocca il conflitto nell’est dell’Ucraina.

“Stiamo lavorando per trovare soluzioni che si possano davvero mettere in pratica, non per fare solo belle parole”, ha spiegato un membro della delegazione ucraina contattato poco dopo le 11. “La priorità resta la sicurezza dei cittadini e il rispetto dell’integrità territoriale”. I dettagli delle proposte al momento non sono stati resi noti, ma secondo alcune indiscrezioni raccolte tra i diplomatici, gli Stati Uniti avrebbero presentato una bozza che include alcuni punti chiave chiesti da Kiev.

Le proposte americane e le richieste di Kiev

Nel suo messaggio su X, Zelensky ha detto che “le proposte americane potrebbero includere vari elementi basati sulle posizioni ucraine e fondamentali per gli interessi nazionali dell’Ucraina”. Una frase che lascia intravedere un cauto ottimismo, ma anche la consapevolezza che la strada verso un accordo resta difficile. Tra i temi più delicati, secondo fonti diplomatiche, ci sono i confini riconosciuti a livello internazionale, le garanzie di sicurezza per Kiev e il futuro delle regioni occupate.

“Non ci sono soluzioni facili”, ha ammesso un funzionario europeo coinvolto nei colloqui. “Ma il fatto che si stia discutendo di proposte concrete è già un passo avanti rispetto ai mesi scorsi”. Gli incontri andranno avanti anche nelle prossime ore: il programma prevede una serie di sessioni a porte chiuse fino a tarda sera, con la possibilità di una dichiarazione congiunta solo se si registreranno progressi concreti.

Reazioni e clima tra Kiev e Washington

A Kiev, l’attenzione è massima. Nella sede della presidenza, in via Bankova, lo staff segue in tempo reale ogni aggiornamento dalla Svizzera. “Sappiamo che non sarà facile – ha confidato un consigliere del presidente – ma questa finestra diplomatica va sfruttata fino in fondo”. Anche a Washington si respira prudenza: il Dipartimento di Stato ha ribadito il sostegno agli sforzi ucraini, senza però entrare nei dettagli delle trattative.

Nel frattempo, sui media ucraini si moltiplicano analisi e commenti. Il quotidiano “Ukrainska Pravda” ha raccolto le opinioni di alcuni esperti di politica internazionale: secondo l’analista Oleh Shamshur, “la presenza americana a Ginevra è un segnale importante per Mosca, ma non bisogna aspettarsi svolte immediate”. Un sentimento condiviso anche dalla società civile: davanti all’ambasciata svizzera a Kiev, nel primo pomeriggio, piccoli gruppi di cittadini si sono radunati con cartelli che chiedono “pace senza compromessi”.

Cosa ci aspetta e scenari possibili

La giornata di Ginevra si chiuderà con un nuovo briefing della delegazione ucraina, previsto intorno alle 20. Secondo le prime ricostruzioni, non sono attesi annunci importanti, ma il lavoro proseguirà nei prossimi giorni con incontri tecnici e consultazioni tra le capitali coinvolte. Zelensky, nel suo messaggio, ha ribadito che “ogni passo sarà valutato in base agli interessi nazionali e alla volontà del popolo ucraino”.

Resta da vedere se questa tornata di colloqui potrà davvero aprire una via verso una soluzione negoziata. Per ora, a Ginevra si respira un clima di prudente attesa. Eppure – come ha ricordato un diplomatico francese presente ai lavori – “solo quando le parti saranno pronte a cedere qualcosa, si potrà davvero parlare di pace”.