James Patterson rivela: Marilyn Monroe potrebbe essere stata assassinata

James Patterson rivela: Marilyn Monroe potrebbe essere stata assassinata

James Patterson rivela: Marilyn Monroe potrebbe essere stata assassinata

Giada Liguori

Novembre 24, 2025

Los Angeles, 24 novembre 2025 – Marilyn Monroe, icona senza tempo, torna sotto i riflettori con nuove teorie sulla sua morte. Al centro della scena c’è il libro di James Patterson, “The Last Days of Marilyn Monroe: A True Crime Thriller”, in uscita il primo dicembre. Patterson, uno degli autori di thriller più popolari al mondo, ha raccontato all’Hollywood Reporter di essere convinto che la diva sia stata vittima delle sue “relazioni pericolose” con personaggi di spicco della politica e dello spettacolo.

Marilyn e i legami pericolosi

Patterson non ha dubbi: Marilyn Monroe si trovava “in acque davvero insidiose”, come ha detto lui stesso. “Aveva rapporti stretti con il presidente J.F. Kennedy, con Robert Kennedy, con Frank Sinatra e persino con esponenti della Mafia. Persone che le confidavano segreti che lei annotava. Marilyn conosceva cose che potevano metterla nei guai”, ha spiegato, suggerendo che proprio questa sua conoscenza avrebbe potuto costarle la vita.

La morte di Marilyn Monroe, avvenuta la notte tra il 4 e il 5 agosto 1962 nella sua casa di Brentwood, Los Angeles, è uno dei misteri più discussi della cultura pop. Quel giorno la trovarono senza vita nella camera da letto: sul comodino c’erano scatole di medicinali, sul pavimento una bottiglia vuota di Nembutal. Ufficialmente si parlò di suicidio, ma le circostanze hanno sempre lasciato aperti molti dubbi e alimentato teorie alternative.

Un enigma che non invecchia

A più di sessant’anni di distanza, il caso di Marilyn Monroe continua a catturare l’attenzione. Il libro di Patterson, scritto con la britannica Imogen Edwards-Jones, si aggiunge a una lunga serie di opere sulla vita e sulla morte della star. Negli ultimi tempi, Netflix ha rilanciato il mito con due produzioni: “Blonde”, con Ana de Armas nei panni di Marilyn, ispirato al romanzo di Joyce Carol Oates, e il documentario “The Mystery of Marilyn Monroe: The Unheard Tapes”, tratto dal libro “Goddess” di Anthony Summers.

Patterson ha ammesso che molti dettagli della vicenda sono ancora poco conosciuti dal grande pubblico. “Anche io prima di iniziare non sapevo molte cose”, ha confessato l’autore, che ha venduto oltre 475 milioni di copie nel mondo. Tra le scoperte raccontate nel libro c’è la difficile infanzia della futura diva: undici famiglie affidatarie e una balbuzie che la segnò da piccola. “Non conoscevo la storia dell’autopsia, che non fu fatta come avrebbe dovuto, e che uno dei detective arrivati sul posto sospettò subito una messa in scena”, ha aggiunto Patterson.

Tra realtà e invenzione: un confine sottile

Nonostante il titolo parli di “true crime”, Patterson chiarisce che il libro mescola realtà e finzione. Nel volume ci sono riferimenti precisi, ma anche dialoghi inventati. “L’ho imparato da Norman Mailer. Se sei onesto con chi legge, puoi farlo”, ha detto l’autore, che vuole restituire un ritratto vero, umano e complesso della star.

Il mistero sulla morte di Marilyn Monroe, allora trentaseienne e al culmine della fama, resta uno dei casi più dibattuti e controversi dello spettacolo americano. Secondo Patterson, molti sapevano qualcosa su di lei, ma nessuno ha mai avuto la versione completa della verità. Forse è questo il motivo per cui il suo nome continua a far nascere domande e ipotesi.

Un’eredità che resiste

Ora Patterson spera che la sua versione possa diventare una serie tv. Nel frattempo, il dibattito sul destino della diva – tra documenti, testimonianze e narrazioni – è destinato a non fermarsi. E in mezzo a tutto questo, resta una domanda aperta: quanto sappiamo davvero della vera Marilyn Monroe?