Milano in pausa: Stellantis brilla tra le cedole in stacco

Milano in pausa: Stellantis brilla tra le cedole in stacco

Milano in pausa: Stellantis brilla tra le cedole in stacco

Giada Liguori

Novembre 24, 2025

Milano, 24 novembre 2025 – Piazza Affari chiude in leggero calo dello 0,2%, in una giornata segnata soprattutto dallo stacco cedole di 17 società, di cui 12 nel listino principale. Un dettaglio tecnico che, secondo gli operatori, ha pesato per circa l’1,13% sull’andamento del Ftse Mib. Nel frattempo, lo spread tra Btp e Bund è sceso fino a 74 punti base, dopo che Moody’s ha alzato il rating sovrano dell’Italia. Il rendimento del decennale italiano si è fermato al 3,43%, mentre quello tedesco è calato al 2,68%.

Dividendi: banche in affanno

La giornata a Piazza Affari ha visto una serie di stacchi dividendi che hanno colpito soprattutto i grandi nomi del settore bancario. Tra i titoli più penalizzati ci sono Intesa Sanpaolo (-1,7%), Unicredit (-0,25%), Mediobanca (-2%), Banco Bpm (-2,2%) e Bper (-0,2%). Anche Poste Italiane (-1,2%) ed Eni (-1,6%) hanno risentito dell’effetto cedola. Gli operatori spiegano che il calo di oggi è in larga parte un aggiustamento tecnico legato al pagamento dei dividendi. “È un movimento previsto, più legato alla struttura del mercato che a fattori macroeconomici”, ha detto un trader di una banca milanese poco dopo mezzogiorno.

Stellantis e Stm resistono

Nonostante il clima generale poco vivace, qualche titolo ha fatto segnare performance positive. Su tutti Stellantis, che ha guadagnato il 3%, spinta da nuove voci su possibili partnership industriali in Nord America. Bene anche Stm (+2,6%), favorita dalle aspettative positive sul settore dei semiconduttori in vista delle festività. Da segnalare anche la spinta su Campari (+2,3%), alimentata da indiscrezioni su una possibile vendita del ramo amari italiani. “Il mercato premia chi riesce a mostrare flessibilità e strategie di crescita, anche in momenti difficili”, ha commentato un analista di Mediobanca Securities.

Difesa europea in rosso dopo Ginevra

Sul fronte europeo, il settore della difesa ha sofferto, penalizzato dagli sviluppi dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. I negoziati in corso a Ginevra hanno spento le speranze degli investitori su nuove commesse militari. Nel complesso, il comparto ha perso lo 0,6%. Tra i titoli in calo ci sono Rheinmetall (-3%), Safran (-1,1%), Thales (-1,6%), Saab (-2,4%) e l’italiana Leonardo (-2,1%). “La situazione resta incerta: ogni segnale di distensione si riflette subito sui prezzi”, ha raccontato un gestore di fondi specializzati nella difesa.

Spread ai minimi grazie a Moody’s

Un segnale di stabilità arriva dal mercato obbligazionario italiano. Dopo la decisione di Moody’s di migliorare il rating dell’Italia – una mossa considerata improbabile fino a poco tempo fa – lo spread tra Btp e Bund è calato a 74 punti base. Il rendimento del decennale italiano si è fermato al 3,43%, mentre quello tedesco è sceso al 2,68%. “La revisione di Moody’s è stata accolta bene dagli investitori internazionali”, ha spiegato un economista di Intesa Sanpaolo. Secondo le prime stime, questo potrebbe significare un risparmio sugli interessi per lo Stato nei prossimi mesi.

Sguardo alle prossime mosse

Gli operatori guardano ora alle decisioni delle banche centrali e ai dati economici in arrivo entro la fine della settimana. In agenda ci sono le nuove previsioni sulla crescita dell’Eurozona e i dati sull’inflazione in Germania. “Il mercato resta prudente: dopo tanta volatilità, molti preferiscono aspettare segnali più chiari prima di muoversi”, ha ammesso un broker milanese poco prima della chiusura.

In sintesi, una giornata di attesa per la Borsa di Milano, con movimenti soprattutto tecnici e un clima internazionale ancora incerto. Gli occhi restano puntati su spread e rating sovrano, due indicatori destinati a influenzare il mercato nei prossimi giorni.