Scopri l’amore eterno: quale sarebbe il tuo legame per l’eternità?

Scopri l'amore eterno: quale sarebbe il tuo legame per l'eternità?

Scopri l'amore eterno: quale sarebbe il tuo legame per l'eternità?

Giada Liguori

Novembre 24, 2025

Torino, 24 novembre 2025 – Elizabeth Olsen si trova a cavallo tra passato e presente, amore e ricordi, in “Eternity”, il film che ha aperto la 43ª edizione del Torino Film Festival. Diretto da David Freyne, il lungometraggio – in uscita nelle sale italiane dal 4 dicembre con I Wonder Pictures – mette sul tavolo una domanda che molti si sono fatti: chi sceglieresti per l’eternità, tra chi hai vissuto e il tuo primo grande amore?

Un aldilà tra ricordi e scelte difficili

La protagonista, Joan (Elizabeth Olsen), deve prendere una decisione definitiva dopo la morte. Ha solo una settimana per decidere se passare l’eternità con il marito, morto pochi giorni prima di lei, oppure con il suo primo amore, che l’ha aspettata nell’aldilà per ben sessantasette anni. Un dilemma che, come ha raccontato il regista durante la presentazione a Torino, “trasforma la commedia romantica in una riflessione sulla strada mai presa”.

Il film, prodotto da A24 e Apple, oscilla tra momenti leggeri e malinconici. Ci sono passeggiate infinite lungo il viale dei ricordi, incontri surreali e dialoghi che si muovono tra nostalgia e ironia. Nel cast, accanto a Olsen, troviamo Miles Teller (“Top Gun: Maverick”, “Whiplash”), Callum Turner (“Animali Fantastici”), la premio Oscar Da’Vine Joy Randolph (“The Holdovers – Lezioni di vita”) e il comico John Early.

Un triangolo d’amore nell’aldilà

Al centro di “Eternity” c’è un triangolo amoroso che si fa sempre più stretto. Joan si divide tra due mondi: la quotidianità del matrimonio e le promesse mai mantenute del passato. “Volevamo che sembrasse una commedia romantica classica, come quelle di Billy Wilder o Sturges, ma con un tocco moderno”, ha spiegato Freyne. La sceneggiatura, scritta con Pat Cunnane, disegna un aldilà burocratico e sorprendentemente realistico, dove i defunti ricevono “un’eternità su misura”, ma solo dopo aver scelto l’amore vero.

Il regista ha detto che l’idea nasce dal desiderio di mettere a fuoco le scelte che segnano una vita. “Per me era importante che il pubblico si chiedesse se Joan avesse fatto davvero la scelta giusta”, ha ammesso davanti al pubblico del festival.

Vita e morte, viste con leggerezza

Girare un film sull’aldilà, ha aggiunto Freyne, “mi ha fatto pensare più alla vita che alla morte”. Una frase che riassume il cuore di “Eternity”: la vita è sempre troppo breve, anche quando sembra lunga. E proprio in questa brevità si nasconde il valore delle decisioni e dei legami.

Il film alterna momenti spensierati a scene più intime, senza mai perdere il ritmo della commedia. Le ambientazioni sono sospese tra uffici dell’aldilà con luci al neon fredde e sale d’attesa piene di anime in cerca di risposte. I dialoghi oscillano tra il surreale e il quotidiano.

“Eternity” arriva al cinema il 4 dicembre

Dopo l’anteprima a Torino, “Eternity” sbarcherà nei cinema italiani il 4 dicembre. L’attesa è alta, anche grazie al cast internazionale e alla firma di A24, già nota per film che mescolano generi e stili. Al festival, il pubblico ha accolto il film con curiosità e risate a scena aperta, un segnale chiaro che la formula della commedia romantica rivisitata funziona ancora.

In fondo, come racconta la storia di Joan, le domande sull’amore e sulle scelte non ci lasciano mai. Nemmeno dopo la morte.