Pechino, 24 novembre 2025 – Le Borse cinesi hanno chiuso oggi in leggero rialzo, dopo una giornata di scambi altalenanti. A Shanghai, l’indice Composite ha messo a segno un modesto +0,05%, chiudendo a 3.836,77 punti. Meglio è andata a Shenzhen, dove il listino principale ha guadagnato lo 0,87%, salendo a 2.390,98. Un risultato che arriva dopo una settimana segnata da alti e bassi, con investitori e analisti ancora incerti sulle prospettive dell’economia nazionale.
Mercati in bilico tra timori e primi segnali di ripresa
Sin dal mattino, l’atmosfera tra gli operatori è stata prudente. Le contrattazioni si sono aperte con movimenti contrastanti: alcuni titoli tecnologici sono stati venduti, mentre il settore finanziario ha provato a riprendersi terreno. “Il clima resta incerto, ma si vedono i primi segnali di stabilità”, ha spiegato al telefono un analista di Huatai Securities, dalla sede di Nanchino, poco dopo la chiusura dei mercati.
Il bilancio finale – un +0,05% a Shanghai e quasi un punto percentuale a Shenzhen – racconta di un quadro ancora fragile. Gli investitori tengono d’occhio le prossime mosse del governo centrale, che nelle ultime settimane ha annunciato nuovi aiuti al credito e all’industria manifatturiera. “Aspettiamo le decisioni della Banca Popolare Cinese, soprattutto su tassi e liquidità”, ha confidato un gestore di fondi locale.
Fattori interni ed esterni pesano sulle Borse
La volatilità di oggi non è un caso isolato. Da inizio mese, le Borse cinesi sono state influenzate da diversi fattori: rallentamento della crescita, tensioni commerciali con gli Stati Uniti e incertezze legate al settore immobiliare. Secondo i dati del National Bureau of Statistics, la produzione industriale è cresciuta meno del previsto nell’ultimo trimestre, mentre la domanda interna fa fatica a ripartire.
A pesare sugli scambi anche le notizie dall’estero. L’andamento dei mercati globali – in particolare Wall Street e le piazze europee – continua a condizionare le scelte degli investitori asiatici. “Siamo molto sensibili alle notizie internazionali”, ha ammesso un trader di Shanghai, “ogni segnale dagli Stati Uniti o dall’Europa si riflette quasi subito sui nostri listini”.
Ripresa in extremis e cautela tra gli operatori
Nel pomeriggio, verso la chiusura, si è visto un certo ritorno degli acquisti su alcuni titoli a grande capitalizzazione. Il settore tecnologico, partito in affanno, ha recuperato terreno grazie a indiscrezioni su possibili incentivi statali per l’innovazione digitale. “Gli investitori tornano a puntare con cautela sui titoli tech”, ha spiegato una broker di Shenzhen, “ma la prudenza resta alta”.
Nonostante il piccolo passo avanti di oggi, il clima generale resta di cautela. Gli analisti avvertono che la volatilità potrebbe continuare nei prossimi giorni, in attesa di dati economici più solidi e di eventuali nuove mosse dalle autorità cinesi. “Serve chiarezza sulle politiche fiscali e monetarie”, ha sottolineato un economista della Renmin University.
Occhi puntati sul contesto internazionale e sulle scelte degli investitori
Sul fronte internazionale, la Cina tiene d’occhio l’andamento delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti e l’evoluzione delle principali valute. Il cambio dello yuan è sotto stretta osservazione: nelle ultime settimane la Banca centrale ha effettuato interventi per limitare la volatilità del renminbi rispetto al dollaro.
Gli investitori stranieri, secondo fonti Bloomberg, restano prudenti: i flussi di capitale in ingresso sono rallentati rispetto ai mesi passati. “La fiducia non è sparita, ma serve stabilità”, ha commentato un gestore internazionale con base a Hong Kong.
In sintesi, la giornata conferma che le Borse cinesi navigano ancora in acque agitate. Gli operatori aspettano segnali più chiari dal governo e dalla banca centrale per capire se questo rimbalzo possa trasformarsi in una ripresa vera o se le incertezze legate all’economia globale continueranno a farla da padrone.
