Spike Lee rivela: Vorrei la racchetta di Sinner nella mia collezione

Spike Lee rivela: Vorrei la racchetta di Sinner nella mia collezione

Spike Lee rivela: Vorrei la racchetta di Sinner nella mia collezione

Giada Liguori

Novembre 24, 2025

Torino, 24 novembre 2025 – Spike Lee, il celebre regista newyorkese, ha scelto il palco del Torino Film Festival per chiarire una volta per tutte la sua posizione su Jannik Sinner. “Non ce l’ho affatto con Sinner, è un grande tennista. Ho solo stima e affetto per lui, spero di potergli stringere la mano a uno dei prossimi tornei internazionali”, ha detto Lee, aprendo la conferenza stampa nella sala del Cinema Massimo poco dopo le 11.

Spike Lee e la finale del Roland Garros: la verità dietro le polemiche

Il riferimento era chiaro: la recente finale del Roland Garros tra Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz. In quella partita, Lee, seduto tra il pubblico parigino, aveva apertamente tifato per Alcaraz. Una scelta che aveva fatto parlare, soprattutto dopo la vittoria di Sinner. “Mi piace Carlos, ma questo non vuol dire che non apprezzi Sinner. Sono entrambi campioni, a me piace il bel tennis”, ha spiegato il regista, cercando di mettere un freno alle polemiche nate sui social.

Lee ha raccontato che subito dopo il match ha provato a congratularsi con Sinner. “Dopo la vittoria ho cercato di salutarlo, ma lui non mi ha nemmeno guardato”, ha ammesso. Quel momento, ripreso da alcuni spettatori e poi diffuso su Instagram e X, aveva scatenato commenti di ogni tipo, dalla battuta all’accusa di freddezza da parte del tennista altoatesino.

Il chiarimento a Torino: Lee mette fine alle speculazioni

A Torino, dove era arrivato per ricevere la Stella della Mole, Lee ha voluto mettere un punto su questa storia. “Ho una collezione di racchette firmate da grandi campioni, e vorrei aggiungere presto anche quella di Sinner”, ha detto con un sorriso ai giornalisti. Ha poi ribadito la sua vera passione per il tennis: “Seguo il circuito da anni, mi piace vedere i giovani lottare senza paura”.

La sala, piena di addetti ai lavori, studenti e appassionati, ha ascoltato in silenzio. Solo alla fine è scoppiato un applauso breve, quasi a suggellare la fine della polemica. Nessuna tensione, anzi: l’atmosfera è rimasta serena anche durante le domande, che hanno spaziato dal cinema afroamericano alle nuove tecnologie digitali.

I social e il clima tra i tifosi: la polemica si smorza

Il caso aveva acceso subito il dibattito online, poche ore dopo la finale a Parigi. Su X (ex Twitter), molti utenti italiani avevano criticato Lee per aver tifato Alcaraz contro Sinner. Altri invece avevano difeso il regista, sottolineando che ognuno è libero di sostenere chi vuole. “Non è niente di personale, mi piace il suo modo di giocare”, aveva spiegato Lee anche in un’intervista radio francese.

Dopo il chiarimento a Torino, molti hanno chiesto di chiudere la questione. “Sinner è un campione anche fuori dal campo”, ha scritto un utente sotto il video dell’incontro pubblicato dal festival. Altri hanno ipotizzato che la freddezza di Sinner fosse dovuta solo alla tensione del momento, non a un vero scontro con Lee.

Sinner e Alcaraz: due stelle pronte a brillare ancora

Intanto, sia Jannik Sinner che Carlos Alcaraz restano i protagonisti del circuito ATP. Sinner, fresco della vittoria al Roland Garros e alle ATP Finals di Torino, si prepara ora alla stagione australiana. Alcaraz, invece, ha già annunciato il suo ritorno in campo a Brisbane, a gennaio.

Lee, che in passato ha espresso grande ammirazione per Serena Williams e Roger Federer (“Vederli giocare dal vivo è un’esperienza che resta”), ha ribadito il suo amore per il tennis: “Come il cinema, anche il tennis richiede talento ma soprattutto disciplina”.

Quando sport e cultura si incontrano

La presenza di Spike Lee al Torino Film Festival – dove ha ricevuto la Stella della Mole per la sua carriera – ha rappresentato un incontro tra due mondi che sembrano lontani, ma che in realtà si toccano spesso. Cinema e sport si sono intrecciati in una mattinata di domande dirette e risposte sincere. Se davvero Lee e Sinner riusciranno a scambiarsi quella stretta di mano, magari già al prossimo torneo, sarà solo un altro capitolo di una storia fatta di passione e rispetto reciproco.