Milano, 25 novembre 2025 – Quasi la metà degli italiani, il 47,8%, racconta di aver ricevuto almeno una proposta di investimento nel trading online che si è rivelata una truffa. Spesso arrivano tramite social o telefonate, ma il risultato è sempre lo stesso: un inganno. È quanto emerge dal nuovo report del Censis, commissionato da Assogestioni, che scatta una fotografia del rapporto tra cittadini e risparmio nell’era digitale. Un fenomeno che corre di pari passo con la crescita delle pubblicità ingannevoli: ben il 59,5% degli intervistati dice di essersi imbattuto più volte in annunci allettanti sui social, spesso legati proprio al trading.
Trading online e truffe: l’allarme degli italiani
Il rapporto “Il ruolo dell’educazione finanziaria nella cultura sociale del risparmio degli italiani” non lascia dubbi: la vulnerabilità agli inganni resta alta. L’uso diffuso dei canali digitali e la facilità con cui si accede alle piattaforme di investimento hanno moltiplicato le occasioni di contatto con operatori non autorizzati. “Mi hanno chiamato più volte, promettevano guadagni facili – racconta Marco, 38 anni, impiegato a Milano – poi, dopo aver chiesto i miei dati, non si sono più fatti sentire”. Storie così si sentono un po’ ovunque, con un punto in comune: è difficile capire dove finisce l’offerta legittima e dove comincia la truffa.
Educazione finanziaria: tra interesse e difficoltà
Nonostante i rischi crescenti, il 55,7% degli italiani vorrebbe migliorare le proprie conoscenze di educazione finanziaria. Una buona fetta, secondo il Censis, sarebbe anche disposta a dedicare tempo a imparare di più su soldi, risparmio e investimenti. Ma c’è un rovescio della medaglia: quasi il 43% ammette di non avere né tempo né voglia di approfondire questi temi. “La consapevolezza c’è – spiega un ricercatore del Censis – ma spesso manca la motivazione concreta per mettersi a studiare”.
Professionisti: la chiave per proteggere il risparmio
Commentando i dati, il direttore generale di Assogestioni, Fabio Galli, ha evidenziato come il report confermi “la consapevolezza diffusa sull’importanza di affidarsi a professionisti per gestire i risparmi”. In un mondo dove le fonti non qualificate e le promesse di guadagni facili sono sempre più numerose, rivolgersi a operatori autorizzati e controllati resta la migliore difesa. “L’educazione finanziaria – ha aggiunto Galli – aiuta le persone a capire il valore della competenza e della trasparenza”.
Social network e pubblicità ingannevoli: un mix pericoloso
La ricerca mette in evidenza anche il ruolo crescente dei social network nella diffusione di messaggi sul trading online. Quasi sei italiani su dieci hanno visto più volte pubblicità che promettono guadagni alti in poco tempo. Spesso si tratta di annunci curati nei dettagli, con testimonial inventati o recensioni false. “Su Instagram ho visto video con personaggi famosi che invitavano a investire – racconta Giulia, studentessa romana – ma poi ho scoperto che erano solo montaggi”. Un fenomeno che rende sempre più urgente rafforzare i controlli e la prevenzione.
Verso un sistema più sicuro e accessibile
Dal quadro tracciato dal Censis emerge un’Italia spaccata tra voglia di imparare e paura di sbagliare. Da un lato cresce la richiesta di educazione finanziaria, dall’altro restano ostacoli pratici e culturali. Per Assogestioni, solo un’alleanza tra professionisti e cittadini consapevoli può costruire un sistema finanziario più aperto e pensato per il lungo termine. Nel frattempo, le autorità lanciano un monito: “Controllate sempre che le piattaforme siano autorizzate e diffidate da chi promette guadagni facili”, avvertono dalla Consob.
Il report sarà presentato ufficialmente nei prossimi giorni a Roma. Intanto, tra i risparmiatori italiani l’allerta resta alta: “Basta un attimo di distrazione per perdere tutto”, confida un pensionato di Torino. E la sfida dell’alfabetizzazione finanziaria è più che mai urgente.
