Da video musicale a dramma: la condanna di Fabio Salandri per tentato omicidio

Da video musicale a dramma: la condanna di Fabio Salandri per tentato omicidio

Da video musicale a dramma: la condanna di Fabio Salandri per tentato omicidio

Matteo Rigamonti

Novembre 25, 2025

Roma, 25 novembre 2025 – Fabio Salandri, ex pugile e volto conosciuto per il suo ruolo nel video di Achille Lauro “Amico del Quore”, è stato condannato ieri dalla Corte d’Appello di Roma a 13 anni e tre mesi di carcere per tentato omicidio. La sentenza, arrivata nel pomeriggio a piazzale Clodio, riguarda un’aggressione avvenuta nel febbraio 2023 nel quartiere Tufello. In quella occasione, Salandri e il cugino Marco Antoniucci fecero irruzione nell’appartamento di Marco Canali, sparandogli più volte alle gambe.

Aggressione al Tufello: cosa è successo

La ricostruzione dei giudici racconta che la sera del 15 febbraio 2023, poco dopo le 21, Salandri e Antoniucci si presentarono a casa di Marco Canali, in via Monte Massico. Secondo gli atti, i due esplosero diversi colpi d’arma da fuoco, mirando proprio alle arterie femorali di Canali, “zone vitali”, come ha sottolineato l’accusa. Per fortuna, il pronto intervento dei soccorritori ha evitato conseguenze peggiori. La vittima, ritenuta uno dei pusher più attivi della zona, fu portata d’urgenza all’ospedale Sandro Pertini.

Dall’arresto al processo: la strada verso la condanna

I due furono fermati a giugno dello stesso anno, dopo quattro mesi di indagini della squadra mobile di Roma. Gli investigatori hanno ricostruito i loro spostamenti grazie a telecamere di sorveglianza e alle testimonianze dei residenti del quartiere. In primo grado, Salandri aveva ricevuto 13 anni e sei mesi, ora ridotti di tre mesi in appello. Anche per il cugino Antoniucci la pena è scesa da 15 a 13 anni.

Chi è Fabio Salandri e il suo legame con Achille Lauro

Originario del Tufello, Fabio Salandri era già noto nelle cronache locali: nel 2014 era stato lui stesso vittima di un’aggressione nella stessa zona. Ma il suo nome era arrivato anche ai fan del rap, grazie al videoclip del 2016 di “Amico del Quore” di Achille Lauro. L’artista romano, estraneo a ogni vicenda giudiziaria, aveva scelto Salandri per raccontare il rapporto con il quartiere e alcune delle sue figure più rappresentative. “Volevo mostrare una storia vera, fatta di volti che conosco”, aveva detto Lauro all’uscita del video.

Dopo la sentenza: le prime reazioni

All’uscita dall’aula, l’avvocato di Salandri, Emilio Losso, ha detto all’Adnkronos: “Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza e valuteremo se fare ricorso in Cassazione”. Nessun commento, invece, dai familiari, che hanno lasciato il tribunale in silenzio poco dopo le 18. Fonti vicine alla difesa raccontano che Salandri ha ascoltato la sentenza senza mostrare reazioni.

Tufello sotto la lente: spaccio e faide di quartiere

Il Tufello, periferia nord di Roma, è spesso al centro di episodi legati allo spaccio e a regolamenti di conti tra bande rivali. Gli investigatori ritengono che l’aggressione a Canali nasca proprio da questa faida interna per il controllo delle piazze di spaccio. “La situazione resta delicata”, ha spiegato un funzionario della polizia locale, “ma continuiamo a tenere d’occhio quello che succede sul territorio”.

Cosa succede ora: attesa per le motivazioni e possibili ricorsi

La sentenza d’appello conferma la gravità delle accuse contro i due imputati. Ora si aspetta il deposito delle motivazioni, previsto entro 90 giorni, che spiegherà i motivi della lieve riduzione della pena rispetto al primo grado. Solo allora la difesa deciderà se andare in Cassazione. Nel frattempo, sia Salandri che Antoniucci restano in carcere a Rebibbia.

Un caso che riporta al centro il problema della sicurezza nelle periferie romane e il ruolo che personaggi noti – anche solo per legami artistici – possono avere nelle cronache giudiziarie della città.