Torino, 25 novembre 2025 – “La nostra fiducia in un futuro elettrico resta solida”. Così John Elkann, presidente di Stellantis, ha dato il via questa mattina alla presentazione della nuova Fiat 500 ibrida nello stabilimento di Mirafiori, a Torino. Un evento atteso da settimane, che segna un passo importante verso le emissioni zero per il gruppo. E Torino, città storica dell’auto, è al centro di questa scommessa green.
Stellantis scommette sull’elettrico a Torino
Di fronte a tecnici, operai e rappresentanti delle istituzioni locali, Elkann ha sottolineato: “Quando è arrivato il momento di puntare sulle emissioni zero, abbiamo risposto presente, e nessun luogo è più adatto di Torino”. Un chiaro richiamo alla lunga tradizione industriale della città, dove la Fiat 500 Elettrica è prodotta dal 2020. “La bellissima 500 Elettrica, che realizziamo qui a Mirafiori dal 2020, ne è la prova”, ha aggiunto Elkann, mentre alle sue spalle scorrevano immagini delle linee di montaggio.
Il lancio della nuova versione ibrida arriva in un momento complicato per il settore. I dati dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE) mostrano una crescita lenta delle immatricolazioni di auto elettriche in Italia: nei primi dieci mesi del 2025, la quota di mercato si è fermata al 5,2%. Ma Stellantis non cambia rotta. “Abbiamo deciso di investire qui perché crediamo nel futuro di Mirafiori e nella capacità di Torino di restare protagonista”, ha spiegato Elkann ai giornalisti.
Mirafiori, cuore verde della produzione
Lo stabilimento torinese resta il fulcro dei piani del gruppo. Dalle parole dei dirigenti emerge che la produzione della Fiat 500 Elettrica ha superato le 150mila unità dal lancio, molte delle quali destinate all’estero. La nuova 500 ibrida, che affianca la versione full electric, punta a conquistare chi ancora esita a passare completamente all’elettrico. “Non tutti sono pronti al grande salto – ha spiegato un tecnico della linea – ma l’ibrido può essere un buon compromesso per chi si muove in città e anche fuori”.
Non si tratta solo di produzione. Negli ultimi mesi, Stellantis ha avviato un corso di formazione per più di 1.200 dipendenti, dedicato alle competenze sulla mobilità elettrica e le nuove tecnologie. Un segnale che va oltre la semplice trasformazione delle linee: “Qui si costruisce il futuro dell’auto italiana”, ha confidato un operaio con vent’anni di esperienza.
Mercato difficile, ma Stellantis non molla
Il quadro resta complesso. Il prezzo medio delle auto elettriche in Italia supera i 35mila euro, e soprattutto al Sud le colonnine di ricarica sono ancora poche. Elkann ha affrontato senza giri di parole le domande sulla competitività: “Sappiamo che la transizione richiede tempo e investimenti. Però siamo convinti che la domanda crescerà, grazie anche agli incentivi e all’impegno delle istituzioni”. Ha poi ribadito l’importanza di un lavoro congiunto tra pubblico e privato per accelerare la diffusione delle auto a basse emissioni.
Fonti interne al gruppo parlano di una produzione della nuova Fiat 500 ibrida intorno alle 40mila unità all’anno nei primi due anni. Una sfida che coinvolge anche l’indotto locale: “Ogni nuovo modello porta lavoro a decine di aziende del territorio”, ha ricordato il sindaco Stefano Lo Russo, presente all’inaugurazione.
Torino guarda avanti con la nuova 500
L’atmosfera nello stabilimento era quella delle grandi occasioni. Operai in tuta blu, manager con il badge al collo, qualche applauso spontaneo quando Elkann ha parlato dell’“orgoglio di produrre qui a Torino un’auto simbolo del made in Italy”. La nuova Fiat 500 ibrida sarà nelle concessionarie italiane da gennaio 2026; i prezzi non sono ancora stati annunciati.
Per Stellantis, il messaggio è chiaro: “La fiducia nel futuro elettrico non cambia”, ha ribadito Elkann prima di lasciare la linea di montaggio. Mentre le prime vetture uscivano dalla catena, tra i lavoratori si respirava un misto di attesa e speranza. Toccherà al tempo dire se questa scommessa torinese saprà davvero rilanciare l’auto italiana nel mondo della mobilità sostenibile.
