Roma, 25 novembre 2025 – Nonostante le quotazioni internazionali del diesel continuino a scendere, i prezzi dei carburanti in Italia non accennano a calare. Anzi, restano in lieve aumento, spinti dagli effetti degli ultimi rincari. A dirlo sono i dati di Quotidiano Energia, che questa mattina ha pubblicato le rilevazioni basate sulle comunicazioni dei gestori all’Osservaprezzi del Mimit, aggiornate alle 8 del 23 novembre. La crescita riguarda sia la benzina sia il gasolio, anche se le variazioni sono contenute rispetto alle rilevazioni precedenti.
Benzina e diesel: i prezzi medi nazionali tornano a salire
Nel dettaglio, la benzina self service segna un prezzo medio nazionale di 1,737 euro al litro, poco sopra l’1,736 del 20 novembre. Le compagnie principali si muovono tra 1,729 e 1,754 euro al litro, mentre i distributori senza marchio, i cosiddetti “no logo”, offrono una media di 1,719 euro. Per il gasolio self service, invece, la media nazionale è salita a 1,714 euro al litro (era 1,709), con i prezzi che oscillano tra 1,705 e 1,729 euro per le diverse compagnie; i “no logo” si fermano a 1,699 euro.
Gli esperti sottolineano un dato importante: i prezzi restano alti nonostante il calo delle quotazioni internazionali. “C’è sempre un ritardo tra quanto accade sui mercati esteri e l’adeguamento dei listini in Italia”, spiega un operatore romano incontrato questa mattina in zona Tiburtina. “I clienti chiedono spiegazioni, ma noi ci limitiamo a seguire le indicazioni delle compagnie”.
Servito: il conto più salato per chi sceglie la comodità
Chi preferisce il servito deve mettere mano al portafoglio un po’ di più. La benzina servita è in media a 1,878 euro al litro, leggermente sopra l’1,876 della settimana scorsa. Le compagnie maggiori praticano prezzi tra 1,813 e 1,958 euro, mentre i “no logo” si fermano a 1,777 euro.
Anche per il gasolio servito la media sale a 1,853 euro al litro (da 1,847), con prezzi che vanno da 1,791 a 1,930 euro per i marchi principali e a 1,756 euro per i distributori indipendenti. “Il servito resta una scelta di nicchia”, ammette un gestore di un impianto Eni sulla via Aurelia. “Ma chi lo preferisce lo fa spesso per abitudine o comodità”.
Gpl e metano: prezzi fermi ma differenze tra gestori
Passando ai carburanti alternativi, il Gpl si attesta tra 0,698 e 0,718 euro al litro, con i “no logo” che offrono tariffe leggermente più basse, intorno a 0,681 euro. Il metano auto invece varia tra 1,396 e 1,475 euro al chilogrammo, mentre i distributori senza marchio stanno su 1,389 euro.
Nei pressi di una stazione Q8 a Tor Vergata, alcuni automobilisti raccontano come la scelta tra Gpl e metano sia dettata soprattutto da ragioni di risparmio. “Con questi prezzi – confida un tassista – ogni centesimo risparmiato conta”.
Prezzi in ritardo, cosa aspettarsi a dicembre
Gli addetti ai lavori ricordano che i prezzi alla pompa risentono ancora degli andamenti delle settimane scorse. Solo nei prossimi giorni, spiegano fonti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si potrà capire se il calo delle quotazioni internazionali si rifletterà finalmente sui listini italiani.
Nel frattempo, le associazioni dei consumatori tornano a chiedere più trasparenza. “Vogliamo sapere come vengono calcolati i rincari”, dice Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori. “Gli automobilisti sono stanchi di inseguire aumenti che spesso non trovano spiegazioni nei dati di mercato”.
La situazione resta quindi in movimento. Con le feste di Natale alle porte e le strade destinate a riempirsi di viaggiatori, l’attenzione sui prezzi dei carburanti è alta. In tanti sperano che dicembre porti finalmente un segnale di cambiamento.
