La grande festa del cinema italiano si chiude a Rio

La grande festa del cinema italiano si chiude a Rio

La grande festa del cinema italiano si chiude a Rio

Giada Liguori

Novembre 25, 2025

Rio de Janeiro, 25 novembre 2025 – Sta per calare il sipario sul Festival del Cinema Italiano in Brasile, che il 30 novembre chiuderà i battenti alla Cinemateca del MAM di Rio de Janeiro. Un evento che, come hanno ricordato gli organizzatori, è diventato un momento importante per il legame culturale tra Italia e Brasile. Dietro ci sono il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Rio, che hanno lavorato fianco a fianco. La serata finale promette di riunire istituzioni, appassionati di cinema e addetti ai lavori per festeggiare la forza del cinema italiano all’estero.

Cinema e cultura: un ponte tra Italia e Brasile

La scelta di Rio come tappa finale non è casuale. La città è un crocevia di scambi culturali da tempo e ospita una delle comunità italiane più numerose e attive del Sud America. “Vogliamo rafforzare il legame tra i due Paesi attraverso il cinema”, ha detto Francesco D’Angelo, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura. Dalle 19.30, in sala, si vedrà FolleMente (Primo incontro), l’ultimo film di Paolo Genovese. Una commedia romantica che, secondo i dati Cinetel, ha conquistato il pubblico italiano nel 2025, piazzandosi tra i titoli più visti dell’anno.

FolleMente: una commedia sulle relazioni di oggi

La pellicola scelta per la serata racconta con ironia e leggerezza le relazioni ai tempi moderni. Genovese, già conosciuto per successi come “Perfetti sconosciuti”, torna a esplorare le sfumature dell’amore e dell’incontro tra le persone. “Volevo mostrare come ci si conosce oggi, con tutte le aspettative e le paure che ci sono”, ha detto il regista in una recente intervista. Per il pubblico di Rio, sarà un’occasione per vedere in anteprima un film che in Italia ha già incassato oltre 4 milioni di euro nelle prime settimane.

Premio Pirelli e streaming: il cinema che corre sul web

Il Festival non si è fermato alle sale. Quest’anno ha puntato molto anche sul pubblico digitale. Durante l’evento, diversi film sono stati messi a disposizione in streaming per gli spettatori brasiliani. Il titolo più visto online sarà premiato proprio nella serata finale con il Premio Pirelli del Cinema Italiano. Un riconoscimento che, come ha sottolineato il presidente della giuria, Luca Mariani, “dimostra come la tecnologia stia cambiando il modo di guardare il cinema, avvicinando nuovi spettatori e superando le distanze”.

Venti anni di storia tra memoria e futuro

Quella che si chiude a Rio è la 20ª edizione del Festival. Un traguardo importante che è stato celebrato con un omaggio ai grandi maestri del cinema italiano. Da Vittorio De Sica a Federico Fellini, passando per le nuove generazioni di registi, la rassegna ha raccontato la storia del cinema italiano. “Abbiamo voluto far vedere come il cinema italiano ha raccontato il mondo dal dopoguerra fino all’era digitale”, ha spiegato D’Angelo durante la conferenza stampa d’apertura.

Pubblico in crescita e nuove sfide

Il pubblico brasiliano ha risposto con entusiasmo: secondo gli organizzatori, più di 3.000 persone hanno assistito alle proiezioni nelle principali città coinvolte – San Paolo, Brasilia e Recife – mentre lo streaming ha fatto registrare numeri in crescita rispetto agli anni passati. “C’è molta voglia di scoprire il nuovo cinema italiano”, ha raccontato Maria Clara Ribeiro, studentessa di cinema all’Università Federale di Rio, incontrata davanti alla Cinemateca.

Un arrivederci carico di promesse

Con la chiusura del Festival, la collaborazione culturale tra Italia e Brasile sembra destinata a crescere ancora. Il Consolato Generale d’Italia ha già annunciato nuove iniziative per il 2026, tra cui laboratori per giovani registi e retrospettive dedicate ai classici restaurati. “Il cinema resta uno strumento potente per parlare con il mondo”, ha concluso D’Angelo. E a Rio, almeno per una sera, questo scambio di storie e sguardi diversi è diventato realtà.