Udine, 25 novembre 2025 – Due corpi senza vita sono stati trovati questa mattina, poco dopo mezzogiorno, dentro una casa abbandonata in via Bariglaria, alla periferia di Udine. A lanciare l’allarme è stato un passante, che ha notato qualcosa di strano e ha chiamato subito il 112. Sul posto sono arrivati polizia, vigili del fuoco e personale sanitario della Sores Fvg, ma per i due non c’era più niente da fare: il decesso, dai primi accertamenti, risalirebbe a qualche giorno fa.
Morte sospetta in una casa dimenticata
La palazzina, abbandonata da più di quindici anni, era diventata un riparo per chi non aveva un posto dove stare. I corpi sono stati trovati al primo piano, vicino a sacchi a pelo, vestiti sparsi e un piccolo braciere. Proprio il braciere ha spinto gli investigatori a non scartare l’ipotesi di una intossicazione da monossido di carbonio. Ma come ha spiegato uno degli inquirenti, “le condizioni dei corpi non permettono ancora di dire con certezza cosa sia successo”.
Chi sono le vittime?
Dalle prime verifiche, le vittime sembrano due cittadini stranieri, probabilmente senza fissa dimora. Accanto a loro non è stato trovato nessun documento, solo qualche effetto personale di poco conto e abiti pesanti. “Non possiamo ancora confermare l’identità – ha detto un agente della questura – serviranno controlli più approfonditi e forse un confronto con le denunce di scomparsa arrivate negli ultimi giorni”. Lo stato avanzato di decomposizione fa pensare che siano morti almeno tre o quattro giorni fa, forse anche prima.
Indagini in corso, nessuna pista esclusa
Gli investigatori restano prudenti. “Per ora non è chiaro se si tratti di una morte violenta”, hanno detto fonti della polizia all’Ansa. Sul pavimento non ci sono segni evidenti di colluttazione o tracce di sangue, ma solo dopo i rilievi e l’autopsia si potrà escludere la presenza di ferite sospette. Il medico legale dovrà chiarire tempi e cause del decesso, un passaggio decisivo per indirizzare le indagini.
Una zona già segnalata per problemi
Via Bariglaria non è nuova a episodi simili. Alcuni residenti raccontano che quella casa era spesso usata come rifugio da persone senza un tetto. “Li vedevamo entrare la sera, con borse e coperte”, ha detto una donna che vive poco distante. Nessuno però aveva notato movimenti strani negli ultimi giorni. L’edificio, fatiscente e senza corrente, era pericoloso: finestre rotte, porte divelte, scale instabili.
Si aspettano i risultati dell’autopsia
Nei prossimi giorni il magistrato incaricherà il medico legale per l’autopsia. Solo allora si potranno avere dettagli più chiari sulle cause della morte e sulla possibile presenza di sostanze tossiche. Intanto gli investigatori cercano di ricostruire gli ultimi spostamenti delle vittime, un compito difficile senza documenti né testimoni.
Il quartiere sotto shock
La notizia ha scosso il quartiere. Alcuni abitanti si sono fermati davanti ai nastri della polizia, parlando a bassa voce. “Una tragedia che lascia senza parole”, ha detto un uomo di mezza età, visibilmente scosso. Ora resta da capire se si è trattato di una fatalità, legata al freddo e alle condizioni in cui vivevano, o se c’è dell’altro dietro. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi: solo i prossimi giorni potranno fare luce su quanto è successo in quella casa dimenticata ai margini di Udine.
