Ivrea, 25 novembre 2025 – Una donna di 38 anni, originaria di Ivrea, è stata trovata in stato confusionale nel bagno della casa di famiglia a Ciriè, nel Torinese, dopo aver partorito da sola. La neonata era lasciata con la testa immersa nell’acqua del water. È successo domenica mattina e ora la procura di Ivrea ha aperto un’indagine per tentato infanticidio. La piccola è ricoverata in condizioni stabili all’ospedale Maria Vittoria di Torino. La madre ha detto ai soccorritori di non sapere di essere incinta.
La scoperta choc nel bagno di casa
A trovare la donna e la neonata è stato il fratello, rientrato poco dopo le 10.30. Davanti a lui una scena inquietante: tracce di sangue ovunque, la sorella accasciata vicino al water, in evidente stato confusionale, e la bimba con il cordone ombelicale ancora attaccato, con la testa immersa nell’acqua. Senza esitare, l’uomo ha preso la neonata e ha chiamato il 118. I soccorsi sono arrivati in pochi minuti e hanno subito iniziato le manovre di rianimazione, riuscendo a stabilizzare la piccola prima di trasferirla d’urgenza all’ospedale di Torino.
La neonata in terapia intensiva, indagini serrate
La bambina è ora in terapia intensiva neonatale. Le sue condizioni sono stabili, ma i medici restano cauti. C’è il rischio di danni neurologici per la mancanza di ossigeno prolungata. “Abbiamo fatto il massimo per darle una possibilità”, ha detto un medico del Maria Vittoria. La madre è stata portata al presidio sanitario di Ciriè per accertamenti. Sarà ascoltata non appena le condizioni lo permetteranno.
Una madre fragile e una gravidanza nascosta
Dalle prime verifiche dei carabinieri di Ciriè, la donna – seguita dai servizi psichiatrici e sociali – avrebbe partorito sotto l’effetto di crack. I familiari, sentiti dagli investigatori, hanno confermato che nessuno si era accorto della gravidanza. “Non abbiamo visto nulla di strano”, ha detto la madre della 38enne, raccontando che la figlia conduceva da tempo una vita difficile, segnata dall’uso di droghe e da problemi psichici. Anche il fratello ha ribadito di non aver mai sospettato nulla.
La procura indaga: tentato infanticidio o altro?
La procura di Ivrea, guidata dal pm Maria Baldari, ha aperto un fascicolo per tentato infanticidio. Ma la qualifica del reato potrebbe cambiare. Si dovrà capire se c’era l’intenzione di uccidere o se lo stato mentale alterato della donna ha avuto un peso. Gli investigatori stanno ricostruendo tutta la dinamica: quanto tempo la neonata è rimasta nell’acqua, se la versione della madre è attendibile e quale fosse la reale consapevolezza della donna sulla gravidanza.
Una comunità sotto choc
La notizia ha fatto presto il giro di Ciriè e dei paesi vicini. In molti hanno espresso stupore e incredulità. “Non avremmo mai pensato una cosa del genere potesse succedere qui”, ha detto una vicina. I servizi sociali sono già al lavoro per seguire la famiglia e offrire supporto. Intanto, l’attenzione resta alta sulle condizioni della neonata e sulle responsabilità penali della madre. La comunità aspetta risposte dagli investigatori.
Secondo fonti vicine alle indagini, nelle prossime ore verranno ascoltati altri testimoni e raccolti nuovi elementi per fare luce su questa vicenda, che per ora lascia molti dubbi su quanto accaduto tra le mura di quella casa a Ciriè.
