Oro in ascesa: il contratto spot raggiunge i 4.140,94 dollari

Oro in ascesa: il contratto spot raggiunge i 4.140,94 dollari

Oro in ascesa: il contratto spot raggiunge i 4.140,94 dollari

Giada Liguori

Novembre 25, 2025

Milano, 25 novembre 2025 – L’oro apre la settimana in rialzo sui mercati internazionali. Stamattina, alle 9.15 ora italiana, il contratto spot è stato scambiato a 4.140,94 dollari l’oncia, con un aumento dello 0,13% rispetto alla chiusura di ieri. Più vivace la crescita del future con consegna a febbraio, che ha toccato i 4.177,10 dollari l’oncia, segnando un +1,12%. Dietro questo movimento, gli operatori vedono le tensioni geopolitiche e le incertezze sulle prossime mosse delle banche centrali.

Oro in rialzo fin dall’apertura

Il prezzo dell’oro ha iniziato la giornata in positivo. Sui terminali Bloomberg, il valore spot — quello che indica la quotazione immediata del metallo — si è fermato a 4.140,94 dollari l’oncia. Un aumento modesto, ma importante in un mercato che resta prudente. Più marcata la salita del future con scadenza febbraio 2026, arrivato a 4.177,10 dollari l’oncia, con un guadagno dell’1,12%. Gli esperti di Goldman Sachs ricordano come “il metallo giallo resti un rifugio sicuro in momenti di alta volatilità”.

Cosa spinge il prezzo dell’oro

Dietro il rialzo dell’oro ci sono diversi fattori che si intrecciano. Da una parte, le tensioni in Medio Oriente e le incertezze legate alle prossime elezioni negli Stati Uniti spingono gli investitori verso asset più sicuri. Dall’altra, l’attesa di una politica monetaria ancora rigida da parte della Federal Reserve alimenta la domanda di metalli preziosi. “Il mercato teme nuove fiammate inflazionistiche”, ha spiegato questa mattina Marco Bianchi, responsabile strategie commodity di Intesa Sanpaolo. C’è però chi avverte che la forza del dollaro potrebbe frenare ulteriori aumenti.

Gli operatori restano cauti

Tra gli addetti ai lavori, la parola d’ordine è prudenza. Nei desk delle grandi banche d’affari di Milano e Londra si respira un clima di attesa. “Stiamo seguendo con attenzione i dati macroeconomici in arrivo questa settimana”, ha confidato un trader di Piazza Affari che ha preferito restare anonimo. Gli occhi sono puntati soprattutto sui numeri dell’inflazione americana e sulle prossime decisioni della Banca Centrale Europea. Solo allora si capirà se il trend positivo dell’oro continuerà o se si tratta di un semplice rimbalzo.

Cosa significa per gli investitori italiani

Anche in Italia il movimento dell’oro non passa inosservato. Secondo i dati della Borsa Italiana, negli ultimi mesi è cresciuto l’interesse per gli ETF legati al metallo prezioso. “Molti clienti cercano strumenti per investire sull’oro senza comprare lingotti fisici”, ha raccontato ieri Francesca Rossi, consulente finanziaria di una filiale Unicredit nel centro di Torino. Un segnale chiaro di una maggiore voglia di protezione dal rischio.

Scenario globale e cosa aspettarsi

Sul piano internazionale, il mercato dell’oro resta influenzato dalle tensioni tra Stati Uniti e Cina, oltre che dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Gli esperti di JP Morgan prevedono che il prezzo possa restare sopra i 4.100 dollari l’oncia almeno fino a fine anno, a meno di sorprese sui tassi d’interesse. “Se la Fed dovesse cambiare direzione prima del previsto, potremmo vedere nuove oscillazioni”, ha ammesso un analista della banca americana.

In attesa di sviluppi, tutti guardano alle prossime mosse delle banche centrali e agli eventi geopolitici che potrebbero scuotere i mercati nelle prossime settimane. Per ora, l’oro conferma il suo ruolo di bene rifugio in tempi incerti.