Starliner: la missione senza equipaggio che segna una nuova era nell’esplorazione spaziale

Starliner: la missione senza equipaggio che segna una nuova era nell'esplorazione spaziale

Starliner: la missione senza equipaggio che segna una nuova era nell'esplorazione spaziale

Matteo Rigamonti

Novembre 25, 2025

Houston, 25 novembre 2025 – La prossima missione della navetta Starliner della Boeing verso la Stazione Spaziale Internazionale non porterà astronauti a bordo. La NASA ha annunciato oggi che il lancio, previsto non prima di aprile 2026, sarà trasformato in una missione cargo. La decisione, arrivata nelle ultime ore dal quartier generale dell’agenzia americana, segna una nuova fase nella collaborazione con Boeing, ma lascia aperta la porta a voli con equipaggio nelle rotazioni successive.

Starliner 2026: niente equipaggio, solo carico

A spiegare la scelta è stato Steve Stich, responsabile del Programma per gli equipaggi commerciali della NASA. Secondo lui, il cambio di rotta serve a “controllare a fondo il sistema di propulsione di Starliner”. In una nota diffusa nel pomeriggio, Stich ha sottolineato che “così NASA e Boeing possono concentrarsi sulla certificazione sicura del sistema nel 2026, fare la prima rotazione con equipaggio quando la navetta sarà pronta e organizzare i prossimi voli in base alle esigenze della Stazione fino al 2030”.

Il programma, insomma, subisce un nuovo ritardo. Starliner, sviluppata dalla Boeing per il Commercial Crew Program, avrebbe dovuto alternarsi con la Crew Dragon di SpaceX per i voli regolari verso la ISS. Ma dopo una serie di problemi tecnici e rinvii, la NASA ha deciso di muoversi con cautela.

Contratto rivisto: meno voli obbligatori per Boeing

Oltre alla trasformazione della prossima missione, la NASA ha tagliato il numero di voli che Boeing deve garantire: da sei a quattro, con altri due lanci che diventano facoltativi. Una modifica che riflette le difficoltà del programma Starliner negli ultimi anni. Il contratto originale prevedeva per Boeing le stesse tappe di SpaceX: un volo di prova senza equipaggio, uno con astronauti e sei missioni regolari per la rotazione dell’equipaggio.

Entrambe le società hanno completato il volo di prova senza equipaggio nel 2019. Ma mentre SpaceX ha fatto il primo volo con astronauti già nel 2020 e da allora ha portato a termine dodici missioni senza problemi, Boeing ha dovuto ripetere il test senza equipaggio nel 2022 per via di problemi riscontrati nel primo tentativo.

Starliner tra guai tecnici e ritardi

La storia recente di Starliner è segnata da vari intoppi. Nel volo con equipaggio più atteso – quello che doveva segnare il debutto operativo – gli astronauti americani Sunita Williams e Butch Wilmore hanno incontrato diversi problemi tecnici. Secondo la NASA, guasti ai sistemi di propulsione e al software hanno costretto la navetta a tornare a Terra prima del previsto, senza completare la missione.

Il confronto con SpaceX è inevitabile. La Crew Dragon, progettata da Elon Musk, ha accumulato esperienza e affidabilità: dal 2020 porta regolarmente equipaggi alla ISS, diventando un pilastro del programma spaziale americano. Boeing, invece, è ancora nella fase di prova.

Il futuro: sicurezza e nuovi voli con equipaggio

La NASA ribadisce che la sicurezza degli astronauti viene prima di tutto. “Stiamo lavorando con Boeing per assicurarci che tutto il sistema sia certificato secondo i più alti standard”, ha detto ancora Stich. Solo dopo aver completato i controlli sul sistema di propulsione e sulle procedure di volo si potrà parlare di nuovi voli con equipaggio.

Nel frattempo, trasformare la prossima missione in cargo permetterà di mettere alla prova i sistemi senza rischiare vite umane. La Stazione Spaziale Internazionale, che sarà operativa almeno fino al 2030, richiede una pianificazione flessibile. La NASA non esclude che Starliner possa tornare protagonista nelle rotazioni degli astronauti nei prossimi anni, ma tutto dipenderà dai risultati dei test in corso.

Per ora, quindi, il calendario dei voli verso la ISS vede ancora SpaceX in prima linea, mentre Boeing dovrà aspettare almeno fino al 2026 per riprovare il debutto con equipaggio. Un percorso più lungo del previsto, segnato da problemi tecnici e tagli contrattuali, ma che – nelle intenzioni dell’agenzia americana – dovrà garantire standard di sicurezza sempre più alti per le missioni future.