Aias: 1,7 miliardi di euro di ricadute dall’agrivoltaico per l’agricoltura

Aias: 1,7 miliardi di euro di ricadute dall'agrivoltaico per l'agricoltura

Aias: 1,7 miliardi di euro di ricadute dall'agrivoltaico per l'agricoltura

Giada Liguori

Novembre 26, 2025

Roma, 26 novembre 2025 – Il sistema agrivoltaico potrebbe portare fino a 1,7 miliardi di euro di benefici economici, diretti e indiretti, all’agricoltura italiana. È quanto emerso oggi a Roma, durante il convegno “Agrivoltaico: un nuovo modello di business per un valore condiviso”, ospitato all’Auditorium Gse. L’evento, promosso dall’Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile (Aias), ha visto la presentazione dello studio “L’agrivoltaico crea valore condiviso con il territorio”, commissionato da Aias e realizzato da Althesys Strategic Consultants con la guida scientifica di Enea.

Agrivoltaico, la svolta per energia e agricoltura

I dati emersi dimostrano che l’agrivoltaico elevato non è solo un’evoluzione del fotovoltaico a terra. È un sistema a sé, che combina tecnologia e produzione agricola in modo nuovo. “L’agrivoltaico elevato cambia il modo in cui si pensa al rapporto tra azienda agricola e impresa energetica”, hanno spiegato i relatori. I vantaggi non riguardano solo il settore agricolo, ma anche quello energetico, tecnologico e l’economia locale.

Lo studio mette in luce come questa integrazione tra coltivazioni e energia pulita possa aiutare le aziende agricole a diversificare il reddito. Si aprono così nuove strade per gli imprenditori e si spinge verso una maggiore digitalizzazione nelle campagne. Colture e terreni oggi poco utilizzati potrebbero diventare una risorsa importante per molte comunità.

Le condizioni per far decollare il settore

Giulia Monteleone, direttrice del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili di Enea, ha sottolineato: “Lo studio conferma che l’agrivoltaico elevato è una leva fondamentale per unire transizione energetica e competitività agricola”. Per Monteleone, questo modello può creare un vero valore condiviso sul territorio, mettendo insieme innovazione, sostenibilità e sviluppo rurale.

Le possibilità sono tante: aziende più forti, nuove imprese, posti di lavoro qualificati. Ma Monteleone avverte: “Per trasformare queste potenzialità in realtà servono politiche chiare che riconoscano il valore tecnologico, ambientale, sociale ed economico dell’agrivoltaico”. Un quadro normativo stabile è infatti indispensabile per gli operatori.

Certificazione e incentivi, cosa chiedono gli operatori

Tra le priorità emerse nel convegno c’è la necessità di strumenti che riconoscano le ricadute positive dell’agrivoltaico e di meccanismi di sostegno dedicati. Si è parlato anche di un sistema di certificazione per garantire il rispetto di criteri ambientali, agricoli e territoriali. Gli organizzatori sostengono che questa certificazione potrebbe diventare un requisito fondamentale per accedere a incentivi mirati.

In questo senso si inserisce la Certificazione Agrivoltaico Sostenibile Aias-Rina, proposta come modello per assicurare qualità e trasparenza nei progetti. Gli operatori sperano che le istituzioni accelerino nel definire regole e criteri, per favorire investimenti più sicuri e duraturi.

Numeri e futuro: cosa aspettarsi dall’agrivoltaico

Secondo lo studio Althesys, una diffusione più ampia dell’agrivoltaico potrebbe portare a benefici importanti, sia per aumentare il reddito delle aziende agricole sia per valorizzare terreni marginali. Il valore totale delle ricadute economiche, fino a 1,7 miliardi di euro, tiene conto degli effetti diretti sulle aziende e dell’indotto legato a nuove filiere tecnologiche e servizi.

Il dibattito è aperto sulle strategie migliori per accompagnare questa trasformazione. “Servono regole chiare e strumenti giusti”, ha ribadito un imprenditore agricolo presente. Solo così, hanno concluso, l’agrivoltaico potrà davvero dare il massimo per l’agricoltura italiana e le aree rurali.