Biella, 26 novembre 2025 – Il Duomo di Biella si è riempito fin dalle prime ore di questa mattina per dare l’ultimo saluto a Maurizio Sella, scomparso all’età di 83 anni. Una folla silenziosa e composta ha invaso la navata centrale e le cappelle laterali: cittadini comuni, imprenditori, dipendenti e dirigenti del Gruppo Sella, insieme a rappresentanti delle istituzioni. La città si è fermata, davvero, per onorare una delle sue figure più note e influenti.
La città si stringe attorno a Sella
Alle esequie di Maurizio Sella, celebrate alle 10.30 dal parroco don Paolo Boffa Sandalina, c’erano tanti volti noti del mondo politico e imprenditoriale. In prima fila il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, anche lui biellese, che ha portato il saluto del governo e della comunità locale. Al suo fianco, imprenditori piemontesi e nazionali, compresi alcuni protagonisti storici dell’Unione Industriale Biellese.
Non sono mancati i tanti dipendenti e dirigenti del gruppo bancario, molti dei quali hanno lavorato fianco a fianco con Sella per decenni. “Era uno che sapeva ascoltare davvero”, ha raccontato un impiegato all’uscita della chiesa, stringendo un piccolo libretto di preghiere. “Non dimenticheremo mai la sua attenzione per il territorio e per chi lavorava con lui”.
Una vita dedicata all’azienda di famiglia
Maurizio Sella era entrato in azienda da ragazzo, nell’azienda di famiglia nata nel 1886. Sessant’anni di lavoro senza interruzioni, durante i quali ha guidato il gruppo tra crescita e cambiamenti. Sotto la sua presidenza, la banca ha rafforzato la sua presenza in tutta Italia e ha lanciato i primi progetti di digitalizzazione già negli anni Novanta. Un percorso che ha fatto del gruppo uno dei pionieri dell’innovazione nel settore bancario.
Cavaliere del lavoro dal 1996, Sella ha sempre mantenuto uno stile riservato, lontano dai riflettori. Eppure, la sua influenza andava ben oltre la provincia. “Ha saputo unire tradizione e novità”, ha ricordato un ex dirigente del gruppo davanti al Duomo. “Non era solo un banchiere, ma un punto di riferimento per tutto l’economia locale”.
L’amore per Biella e il suo territorio
Durante l’omelia, don Paolo Boffa Sandalina ha sottolineato il grande impegno di Sella per Biella e l’area circostante. “Non si è mai tirato indietro quando c’era da sostenere iniziative sociali o culturali”, ha detto il parroco davanti a una folla commossa. In effetti, Maurizio Sella aveva promosso molti progetti a favore della comunità: dal sostegno alle scuole tecniche alla valorizzazione dei giovani imprenditori locali.
Negli ultimi anni aveva intensificato il suo lavoro nelle associazioni di categoria e nelle fondazioni filantropiche. “Per lui la responsabilità sociale non era solo una parola”, ha ricordato un rappresentante della Camera di Commercio di Biella. “Era un modo concreto di restituire qualcosa a questa terra”.
Un’eredità che va oltre la banca
La scomparsa di Maurizio Sella lascia un vuoto non solo nel mondo bancario, ma anche nella vita pubblica di Biella. In molti, oggi davanti al Duomo, hanno ricordato la sua capacità di dialogare con le istituzioni e la sua attenzione ai cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni. La sua figura resta legata all’immagine di una Biella laboriosa, capace di rinnovarsi senza perdere le proprie radici.
Al termine della cerimonia, mentre le campane suonavano a lutto e la folla si disperdeva lentamente in piazza Duomo, qualcuno ha lasciato un mazzo di fiori bianchi sui gradini della chiesa. Un gesto semplice, quasi discreto, che racchiude il sentimento diffuso in città: gratitudine per una vita spesa al servizio della comunità.
La famiglia Sella ha ringraziato tutti quelli che hanno partecipato alle esequie e chi ha voluto esprimere vicinanza in queste ore difficili. Il ricordo di Maurizio Sella – imprenditore, banchiere, cittadino – rimarrà impresso nella memoria collettiva di Biella e non solo.
