Roma, 26 novembre 2025 – Oggi a Roma, in occasione dei suoi 70 anni, la Cassa Geometri ha presentato una serie di riforme previdenziali pensate per rendere le pensioni più sostenibili e adeguate nel tempo. A spiegare le novità è stato il presidente Diego Buono, che ha lanciato un messaggio chiaro: “Dare una pensione che non sia dignitosa è come non darla affatto”. Parole nette, pronunciate davanti a una platea di professionisti e rappresentanti istituzionali riuniti per celebrare la storia e il futuro dell’ente.
Riforme per un sistema più solido
Buono ha illustrato come la Cassa Geometri abbia introdotto “una serie di modifiche che valorizzano i contributi versati e rendono più flessibile la gestione della pensione”. Tra le novità più importanti c’è l’aumento graduale del contributo soggettivo, che passerà al 20% nel 2025 e al 22% nel 2027. Un passo deciso per rafforzare le casse e garantire risorse sufficienti alle generazioni future.
Non solo. È stato anche alzato il livello di retrocessione del contributo integrativo al montante individuale: si è passati dal 40% del 2019 al 60% nel 2024. “Abbiamo puntato su adeguatezza e sostenibilità, che resteranno le linee guida del nostro lavoro”, ha ribadito Buono, “per proteggere il potere d’acquisto di chi andrà in pensione e tenere il sistema saldo e trasparente”.
Più geometri, redditi in crescita
Durante l’evento sono stati presentati dati interessanti sulla categoria dei geometri liberi professionisti. Gli iscritti alla Cassa sono oggi 73.280, con un’età media di 49 anni. Numeri che raccontano di una categoria ampia e ancora abbastanza giovane, soprattutto se confrontata con altri ordini professionali.
Tra il 2019 e il 2023, il reddito medio dei geometri è aumentato del 78%. Un balzo importante, legato soprattutto alla ripresa del settore delle costruzioni e al rafforzamento del comparto tecnico. “La crescita riguarda tutto il Paese”, hanno spiegato i relatori, “ma è particolarmente forte nel Sud e nelle Isole”.
Territori a confronto: Nord, Centro e Sud in crescita
Guardando alle diverse zone d’Italia, l’aumento è evidente ovunque: +70,9% al Nord, +81,7% al Centro e +89,2% al Sud e nelle Isole tra il 2019 e il 2023. A livello nazionale, il saldo è un +77,7%. “Questi numeri confermano la vitalità della professione”, ha commentato uno degli iscritti in sala, “soprattutto in aree dove le opportunità erano storicamente più scarse”.
Sul fronte patrimoniale, negli ultimi cinque anni la Cassa Geometri ha visto crescere il suo patrimonio del 22%. La gestione finanziaria ha migliorato le performance costantemente, arrivando a superare i 41 milioni di euro nel 2024. Un dato che – secondo i vertici – offre una sicurezza in più per la tenuta del sistema previdenziale.
Guardando avanti: impegno e sfide
“Il nostro obiettivo è assicurare ai geometri italiani una pensione dignitosa e un sistema chiaro e trasparente”, ha chiuso Buono. Le riforme, dall’aumento dei contributi alla maggiore retrocessione, sono tutte in questa direzione. Tuttavia, come ha ricordato un delegato regionale durante il dibattito, “la sfida sarà mantenere questi risultati negli anni a venire, in un’economia che resta incerta”.
La festa per i 70 anni della Cassa si è conclusa con un messaggio rivolto ai più giovani: “Investire nella previdenza oggi significa costruire sicurezza per domani”, ha detto uno dei relatori. Un invito a guardare avanti, senza dimenticare le radici di una professione che evolve insieme al Paese.
