Mumbai, 26 novembre 2025 – Dharmendra, uno dei volti più amati del cinema indiano, si è spento oggi a Mumbai all’età di 89 anni. L’attore, noto per la sua capacità di passare con naturalezza dalla commedia romantica all’azione, lascia un vuoto enorme nell’industria cinematografica e nel cuore di milioni di spettatori. La famiglia ha confermato la notizia nelle prime ore del mattino, scatenando un’ondata di dolore in tutto il Paese.
Addio a un’icona: la reazione di Modi e dei fan
Il primo ministro Narendra Modi ha voluto ricordarlo con un messaggio sui social: “Se ne va un’epoca del cinema indiano. Dharmendra era un artista raro, capace di dare fascino e profondità a ogni ruolo”. Le sue parole sono state subito rilanciate dai media nazionali. Nel quartiere di Juhu, davanti alla casa dell’attore, si sono radunati fan e curiosi. Candele accese, fiori, fotografie: un omaggio spontaneo che ha richiamato i grandi addii di Bollywood.
Una carriera lunga e ricca di successi
Nato nel 1935 nel Punjab, Dharmendra Singh Deol debuttò sul grande schermo nel 1960 con “Dil Bhi Tera Hum Bhi Tere”. Da allora non si è mai fermato: più di 250 film, ruoli che spaziano dal dramma alla commedia, dall’azione al romantico. Negli anni Ottanta, con pellicole come “The Burning Train” e “Dharam Veer”, si guadagnò il soprannome di “He-Man” del cinema indiano. Ma è soprattutto per il ruolo di Veeru in “Sholay” (1975), pietra miliare del cinema asiatico, che il pubblico lo ricorda ancora oggi.
“Sholay” e il legame con l’Italia
Il capolavoro di Ramesh Sippy, “Sholay”, è stato restaurato nel 2023 dal laboratorio “L’immagine ritrovata” della Cineteca di Bologna. Un lavoro che ha riportato alla luce i colori e l’atmosfera originale del film, dando anche al pubblico europeo la possibilità di riscoprire la forza di Dharmendra. Spesso proiettato in rassegne di cinema internazionale, “Sholay” ha segnato un’epoca e consolidato il suo status di icona popolare.
Dal cinema alla politica
Oltre al grande schermo, Dharmendra ha fatto anche politica: dal 2004 al 2009 è stato parlamentare per il Bharatiya Janata Party (BJP), rappresentando Bikaner. Nel corso della sua vita ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Padma Bhushan, una delle più alte onorificenze civili indiane. “Era un uomo semplice, legato alle sue radici”, ha ricordato questa mattina l’amico e collega Amitabh Bachchan.
Un’eredità che supera lo schermo
La famiglia Deol – la moglie Hema Malini e i figli Sunny e Bobby, anche loro attori – ha chiesto rispetto e riservatezza in queste ore difficili. Il funerale è previsto per domani mattina a Mumbai, secondo fonti vicine alla famiglia. Intanto sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio: “Era come uno zio per tutti noi”, ha scritto un fan su X (ex Twitter), mentre molti ricordano le sue battute e le scene più celebri.
L’ultimo saluto con “Ikkis”
L’ultimo film di Dharmendra, “Ikkis”, diretto da Sriram Raghavan, arriverà nelle sale indiane a dicembre. Un addio discreto, come spesso accade con i grandi del cinema. “Ha lavorato fino all’ultimo giorno con la stessa passione”, ha detto il regista in una breve intervista ai media locali.
Dharmendra lascia un segno indelebile nella storia del cinema indiano: una presenza familiare per generazioni di spettatori, un volto capace di attraversare mode e decenni senza mai perdere la sua autenticità.