Hong Kong, 26 novembre 2025 – Quattro persone hanno perso la vita e almeno altre tre sono rimaste ferite, di cui due in condizioni gravi, a causa di un incendio scoppiato questa mattina in un complesso di grattacieli residenziali nel distretto nord di Tai Po, a Hong Kong. Le fiamme, secondo il Dipartimento dei servizi informativi del governo locale, si sono diffuse in fretta, producendo colonne di fumo denso e grigio visibili a chilometri di distanza.
Fiamme a Tai Po: cosa è successo davvero
L’allarme è scattato poco dopo le 7.30, quando alcuni residenti hanno avvertito un forte odore di bruciato e hanno visto il fumo nei corridoi degli edifici. Dalle prime ricostruzioni, il rogo sarebbe partito dalle impalcature di bambù montate all’esterno per lavori di manutenzione. Nel giro di pochi minuti, il fuoco ha avvolto i piani bassi, costringendo decine di persone a rifugiarsi sui balconi o a cercare di mettersi in salvo nelle scale antincendio.
Un testimone, Lee Wai-man, che abita al quindicesimo piano, ha raccontato: “Ho sentito urla, poi il fumo è entrato dalla finestra. Ho preso mia madre e siamo scappati verso il tetto. Non sapevamo proprio cosa fare”. I vigili del fuoco, arrivati con più di dieci mezzi, hanno lottato per ore contro le fiamme e per portare in salvo chi era rimasto intrappolato.
Quattro morti e feriti in gravi condizioni
Alle 11.00, il portavoce del governo ha confermato un bilancio di quattro vittime. Due persone sono state portate d’urgenza in ospedale in condizioni critiche, mentre una terza è stabile. Tra i feriti ci sono anche alcuni vigili del fuoco rimasti coinvolti durante le operazioni. L’emittente pubblica RTHK ha riferito che almeno cinque persone sono state salvate grazie all’uso delle scale telescopiche.
Le autorità non hanno ancora reso noti i nomi delle vittime. “Stiamo ancora identificando e avvertendo le famiglie”, ha detto un funzionario della polizia. Intanto, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco continua le ricerche ai piani alti, dove si teme che ci siano ancora persone bloccate.
Traffico bloccato e evacuazioni
Per agevolare i soccorsi, la polizia ha chiuso alcuni tratti dell’autostrada che attraversa Tai Po. Fin dalle prime ore del mattino si sono formate lunghe code lungo la Tolo Highway, una delle strade principali della zona. I residenti dei palazzi vicini sono stati invitati a restare in casa, con porte e finestre chiuse, per evitare di respirare il fumo.
“Chiediamo a tutti di mantenere la calma e di non avvicinarsi all’area dell’incendio”, ha detto il Dipartimento dei Vigili del Fuoco in una nota diffusa alle 9.45. Per precauzione, alcuni negozi e scuole hanno sospeso le attività.
Le impalcature di bambù al centro delle indagini
Le prime indagini puntano il dito sulle impalcature di bambù, una tecnica tradizionale ancora molto usata nei cantieri di Hong Kong. “Stiamo verificando se ci siano state negligenze nella gestione dei materiali o nelle procedure di sicurezza”, ha spiegato un portavoce del Dipartimento Edilizia. Non è la prima volta che queste strutture sono coinvolte in incendi: nel 2022 un episodio simile aveva ferito sei operai in un cantiere a Sham Shui Po.
La città sotto shock: cosa succederà ora
La tragedia ha colpito profondamente la comunità locale. Sui social, molti residenti hanno espresso preoccupazione per la sicurezza degli edifici e chiesto controlli più severi nei cantieri. Il sindaco di Hong Kong, John Lee, ha espresso il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e ha promesso “un’indagine approfondita sulle cause dell’incendio”.
Le autorità hanno annunciato che nelle prossime ore sarà istituita una commissione tecnica per valutare la sicurezza delle impalcature nei complessi residenziali della città. Nel frattempo, l’area di Tai Po resta presidiata dalle forze dell’ordine e dai soccorsi, mentre proseguono le verifiche negli edifici colpiti dal rogo.
