Il futuro dell’energia: il ruolo del Ceo di Star Energia nella formazione e nella transizione sostenibile

Il futuro dell'energia: il ruolo del Ceo di Star Energia nella formazione e nella transizione sostenibile

Il futuro dell'energia: il ruolo del Ceo di Star Energia nella formazione e nella transizione sostenibile

Giada Liguori

Novembre 26, 2025

Milano, 26 novembre 2025 – Nel cuore della battaglia per la transizione energetica, che oggi è una priorità in tutta Europa, la formazione emerge come il vero motore del cambiamento. La tecnologia corre veloce: dai nuovi sistemi di accumulo ai progetti agrivoltaici, fino alle soluzioni per una gestione sempre più intelligente dell’energia. Ma senza persone preparate, tutto rischia di restare solo teoria.

La conoscenza è la vera infrastruttura energetica

“La conoscenza è la prima infrastruttura energetica del Paese”, ha detto Mario Palma, amministratore delegato di Star Energia, durante un incontro con i giornalisti a Milano. Per lui, la crescita del settore passa per un investimento costante sulle competenze. “Si parla spesso di impianti, megawatt e tecnologie, ma troppo poco delle persone che devono progettare, costruire e gestire questi sistemi complessi”, ha spiegato. “L’innovazione funziona solo se chi la guida sa capirla, integrarla e farla crescere”.

Il mondo delle energie rinnovabili si sta trasformando continuamente. Nuovi sistemi di accumulo, reti intelligenti, il connubio tra fotovoltaico e agricoltura: sono settori dove la conoscenza cambia quasi ogni giorno. In questo scenario, la formazione non è più un optional. Diventa una necessità.

Formarsi per non restare indietro

“Chi lavora nel settore energetico deve saper leggere il futuro”, ha aggiunto Palma. “La formazione è l’unico modo per non subire il cambiamento, ma per guidarlo”. I numeri confermano questa idea: secondo il rapporto di Elettricità Futura, nei prossimi cinque anni serviranno almeno 100mila nuovi tecnici specializzati per sostenere l’espansione delle rinnovabili in Italia. “Solo così potremo costruire non solo professionisti più preparati, ma anche un sistema energetico più solido, efficiente e sicuro”, ha detto ancora Palma.

Con oltre vent’anni di esperienza tra mercati elettrici e sviluppo impianti, Palma ha fatto della formazione una vera missione. Non solo come manager, ma anche come docente e relatore in corsi e seminari. “Diffondere la conoscenza tecnica e normativa è fondamentale per affrontare la sfida della decarbonizzazione”, ha sottolineato.

Le aziende si mettono in gioco

Anche Star Energia ha preso in mano la situazione, promuovendo iniziative formative concrete. Collaborazioni con università, corsi specialistici, partnership con enti accademici: tutto parte da una visione chiara. Un’Italia pronta a trasformare la transizione ecologica in un’occasione per crescita industriale e nuovi posti di lavoro.

“Rinnoviamo il nostro impegno per la crescita professionale nel campo delle energie rinnovabili”, si legge in una nota dell’azienda. L’appello è rivolto a istituzioni, università e operatori: lavorare insieme per creare percorsi formativi condivisi. “Senza formazione adeguata – ammettono da Star Energia – la transizione energetica rischia di rallentare”.

La sfida climatica si vince con le persone

“La transizione non si fa solo con gli impianti, ma con le persone”, ha concluso Palma. “La conoscenza è il vero carburante dell’innovazione”. Un messaggio chiaro: oggi l’Italia ha la possibilità di fare della formazione un vantaggio decisivo per il futuro.

In un mondo dove la sfida climatica corre veloce, formarsi vuol dire partecipare davvero al cambiamento. Solo quando la competenza sarà patrimonio di tutti, la transizione energetica potrà trasformarsi in crescita stabile e lavoro qualificato.