Roma, 26 novembre 2025 – All’avvio delle contrattazioni, il cambio euro-dollaro si è mantenuto stabile, fermandosi a 1,1522. Un dato che, secondo gli operatori di Piazza Affari, racconta di una fase di attesa, dopo i recenti scossoni legati alle mosse delle banche centrali. L’aumento, seppur minimo, dello 0,01% rispetto alla chiusura di ieri, fa capire quanto la prudenza sia ancora la parola d’ordine tra gli investitori.
Euro-dollaro: una giornata di calma in attesa di novità
La mattina è cominciata senza colpi di scena per il principale cambio europeo. Alle 9, nelle sale operative di Milano e Francoforte, il tasso restava fermo a 1,1522. Un livello che non sorprende chi segue da vicino il mercato valutario. “Siamo in una fase di consolidamento”, ha detto un analista di una banca d’affari italiana, ricordando come la volatilità delle ultime settimane abbia lasciato spazio a movimenti più contenuti. Il dollaro, intanto, tiene botta grazie alle attese di nuovi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve.
Euro in calo sullo yen: il mercato asiatico dà segnali contrastanti
Diversa invece la situazione per il cambio euro-yen. All’apertura, l’euro ha perso terreno, cedendo lo 0,15% fino a scivolare a 180,49. Dietro questo movimento c’è la forza dello yen in Asia e le incertezze sull’andamento economico dell’Eurozona. “Il Giappone sta vivendo un momento di relativa stabilità”, ha spiegato un trader londinese, “mentre l’Europa arranca ancora, frenata da dati economici poco incoraggianti”.
La prudenza domina tra gli operatori: occhi puntati sulle banche centrali
Nelle sale di via Tomacelli, a Roma, l’atmosfera è fatta di cautela. Gli operatori aspettano con attenzione le prossime mosse della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve. “Il mercato vuole segnali chiari”, ha confidato un gestore di fondi poco dopo le 10, sottolineando come le decisioni sui tassi restino il vero motore dei cambi. A pesare sono anche le tensioni geopolitiche e i dati sull’inflazione negli Stati Uniti.
Effetti sulle borse europee: tra timori e opportunità
L’andamento del cambio euro-dollaro e del cambio euro-yen influenza anche le principali borse europee. A Piazza Affari, l’avvio è stato all’insegna di scambi contenuti e prudenza soprattutto nei settori più legati all’export. “Un euro stabile è un aiuto per le aziende esportatrici”, ha detto un economista della Bocconi, “ma la debolezza sull’area dello yen può frenare chi lavora con il Giappone”. Sarà la giornata a dire se prevarrà la fiducia o il nervosismo.
Prospettive a breve termine: cosa aspettarsi
Guardando avanti, gli esperti prevedono che il cambio euro-dollaro rimarrà tra 1,14 e 1,16, almeno fino a quando non arriveranno nuove indicazioni dalle banche centrali. Sul fronte euro-yen, invece, la volatilità potrebbe crescere se i dati economici giapponesi o europei riserveranno sorprese. “Siamo in un momento di passaggio”, ha ammesso un responsabile della ricerca valutaria di una banca tedesca. Ma saranno i prossimi numeri su inflazione e crescita a dare la vera direzione ai mercati.
In sintesi, la giornata parte all’insegna della cautela. Tutti con gli occhi puntati sui dati macro e sulle parole dei banchieri centrali. Nel frattempo, il cambio euro-dollaro resta saldo a 1,1522, mentre l’euro perde qualche punto sullo yen.
