Sulmona, 26 novembre 2025 – Gabriele Cirilli, attore e comico molto amato dal grande pubblico, ha scatenato una nuova polemica con la sua città natale, Sulmona. Tutto è iniziato quando il cortometraggio del figlio Mattia è stato escluso dalla 43esima edizione del Sulmona International Film Festival. La vicenda, esplosa in queste ore sui social, ha subito acceso reazioni contrastanti tra cittadini, organizzatori e istituzioni locali.
Cirilli deluso: “La mia città mi ha lasciato a mani vuote”
“Sono rammaricato, deluso e incredulo che il corto di mio figlio non sia stato preso al Sulmona Cinema. La mia città mi ha deluso ancora, ma noi andiamo avanti”. Così Cirilli ha scritto ieri sera su Facebook, riferendosi a “L’amore di un figlio”, il cortometraggio diretto dal figlio Mattia. Nonostante l’esclusione dal festival abruzzese, il corto ha guadagnato un premio al recente Foggia Film Festival.
La mancata selezione ha scatenato un vero e proprio polverone: c’è chi appoggia l’attore e chi invece difende la giuria. Cirilli, famoso per “Tale e quale show”, ha rincarato la dose: “Mattia vince ancora, ma a Sulmona, la mia città che presto lascerò, non è stato scelto”. Un messaggio amaro che ha sorpreso molti sulmonesi.
Accuse di favoritismi e polemiche sulle “segnalazioni”
Nel corso della giornata, Cirilli ha risposto ad alcuni commenti, accusando gli organizzatori di aver preferito “troppi raccomandati” rispetto al lavoro del figlio. “Aiutate le istituzioni a liberarsi dalla politica”, ha scritto, lasciando intendere che dietro la decisione della giuria ci sarebbero logiche poco trasparenti.
Il dibattito si è acceso subito. Alcuni utenti hanno espresso solidarietà, altri hanno criticato l’attore, ricordando che scegliere i corti non è mai semplice e spesso è una questione soggettiva. “Non è la prima volta che Cirilli si lamenta della città”, ha commentato un residente, facendo riferimento a vecchi screzi tra l’artista e Sulmona.
La risposta degli organizzatori: “Scelte difficili, nessuna esclusione”
Non si è fatta attendere la replica di Marco Maiorano, presidente dell’associazione Sulmonacinema che organizza il festival. Intervistato dall’ANSA, Maiorano ha detto: “Di solito non commentiamo accuse senza prove. Non è consueto che il padre di un regista si lamenti per l’esclusione di un cortometraggio, soprattutto se il regista è giovane e alle prime armi. Sono certo che Mattia avrà modo di dimostrare il suo talento in futuro”.
Maiorano ha poi spiegato che ogni anno arrivano circa 1000 cortometraggi da oltre 80 Paesi, ma solo una decina vengono scelti per la gara ufficiale. “Dobbiamo scartare quasi 950 lavori, italiani e stranieri. Le decisioni sono sempre difficili e basate su criteri artistici”, ha sottolineato.
Il sindaco prende posizione: “Cirilli ha dato lustro a Sulmona”
Anche il sindaco di Sulmona, Luca Tirabassi, è intervenuto sulla vicenda con toni concilianti: “Mi dispiace sentire che voglia vendere casa e lasciare la città. Spero possa ripensarci. Non ci sono preclusioni da parte mia: ci conosciamo da bambini. Mi sorprende che dica di non essere riuscito a fissare un appuntamento, io sono sempre disponibile”.
Il primo cittadino ha aggiunto: “Cirilli è un artista di grande valore che ha dato lustro alla città. Mi dispiace che si sia espresso così. Se avrà proposte, questa amministrazione le valuterà senza pregiudizi”. Parole pensate per calmare le acque, ma che non cancellano le tensioni accumulate nel tempo.
Un legame difficile tra l’artista e la sua città
Non è la prima volta che tra Cirilli e Sulmona esplodono attriti pubblici. Negli ultimi anni l’attore aveva già espresso critiche verso alcune scelte della città, sia sul piano amministrativo che culturale. Questa nuova polemica sembra solo aggravare una frattura più profonda, fatta di aspettative deluse e riconoscimenti mancati.
Per ora, la città resta divisa: da una parte chi sta con il comico, dall’altra chi difende l’indipendenza artistica del festival. Ma al di là delle polemiche social, resta aperta la domanda su come una comunità possa davvero valorizzare i propri talenti senza cadere in personalismi o sospetti.
