Napoli, 26 novembre 2025 – Stanley Isaacs, produttore e regista americano con una lunga carriera a Hollywood, è il presidente della quarta edizione del Pluribus Multimedia Fest, il festival internazionale dedicato ai cortometraggi immersivi multi-schermo. L’evento, nato e guidato dall’artista napoletana Annalaura di Luggo, si svolge allo JUS Museum | Palazzo Calabritto e si conferma come uno degli appuntamenti più importanti in Italia per chi cerca un punto d’incontro tra arte, cinema e tecnologia.
Un festival che mette lo spettatore al centro
Il festival è partito il 25 novembre con una masterclass sul cinema americano tenuta dallo stesso Isaacs. Il 27 novembre, invece, si terrà la cerimonia di premiazione con la proiezione dei corti vincitori. La particolarità? I lavori selezionati saranno proiettati su quattro schermi sincronizzati dentro il grande cubo specchiante Pluribus, una struttura pensata da Annalaura di Luggo che trasforma chi guarda in parte integrante della scena. “Non vogliamo solo far vedere dei film – ha detto di Luggo – ma regalare un’esperienza che faccia sentire il pubblico immerso, coinvolto, quasi dentro la storia”.
Nuove strade per raccontare storie
Al centro del Pluribus Multimedia Fest c’è la voglia di trovare nuovi modi per raccontare storie audiovisive. L’intento degli organizzatori è invitare registi, artisti e creativi a provare forme narrative capaci di avvolgere chi guarda, superando i limiti del cinema tradizionale. “Questo festival non è solo un concorso – ha spiegato Annalaura di Luggo – ma un punto d’incontro per sperimentare. Vogliamo che le nuove generazioni si sentano libere di osare, di giocare con cinema, animazione, musica e linguaggi digitali, trasformandoli in strumenti per esplorare e condividere nuove visioni”.
Una giuria internazionale e corti da tutto il mondo
La giuria internazionale, guidata da Annalaura di Luggo e Stanley Isaacs, vede nomi importanti come Greg Ferris (ex vicepresidente Paramount Canada), Jeff Franklin (produttore e distributore americano), l’art director Marcello Palminteri, Olindo Preziosi e Marianna Carroccio. Grazie alla collaborazione con il partner asiatico Sfilmaker, il festival ha raccolto corti da Egitto, Svizzera, Iran, Stati Uniti, Ucraina, Turchia e Italia. Tra gli italiani selezionati ci sono Francesco Frisari, Luca Turco, Giulia Russo, Tullio Imperatore, Nenzi Fiore, Matteo D’Andrea, Carlotta Nasti, Arianna Martini e Giuseppe Ciulla.
Sostenibilità al centro dell’edizione 2025
Il tema principale di questa quarta edizione è la sostenibilità ambientale. Gli organizzatori hanno adottato misure green in ogni fase del festival: dalla scelta dei materiali per gli allestimenti alla gestione dei rifiuti durante le giornate dell’evento. “Volevamo dare un segnale concreto – ha raccontato Annalaura di Luggo – perché crediamo che l’arte debba portare anche un messaggio di responsabilità sociale”. Questo impegno si riflette anche nelle opere in gara, molte delle quali parlano di ambiente e del rapporto tra uomo e natura.
Napoli, centro internazionale della creatività digitale
Con Stanley Isaacs e una giuria dall’ampio respiro globale, il Pluribus Multimedia Fest conferma Napoli come un punto di riferimento per la creatività digitale. Le sale dello JUS Museum | Palazzo Calabritto si sono riempite fin dalle prime ore: studenti di cinema, artisti visivi, semplici curiosi. “È una sfida continua – ha ammesso Isaacs durante la masterclass – perché il linguaggio audiovisivo cambia ogni giorno. Ma qui a Napoli si sente un’energia speciale”.
La serata finale del 27 novembre sarà un momento d’incontro tra mondi diversi: cinema indipendente, arte digitale, nuove tecnologie. Eppure, tra i corridoi del museo, ciò che colpisce è la voglia di provare, di sperimentare senza timore. Solo così – sembra dire questa edizione – il pubblico può davvero diventare protagonista.
