Milano, 26 novembre 2025 – Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha scelto la strada della prudenza sulle prossime elezioni regionali in Lombardia e Sicilia. Oggi, durante una conferenza stampa nella sede del partito in via Bellerio, Salvini ha evitato di svelare il nome del candidato del centrodestra. Rispondendo ai giornalisti, ha detto: “Non rispondo più a chi chiede chi sarà il candidato del centrodestra. Ci penseremo al momento giusto, tutti i partiti della coalizione avranno il giusto spazio”. Un messaggio che arriva subito dopo i risultati delle Regionali in Puglia e Campania, dove la sfida si è rivelata più dura del previsto.
Centrodestra, niente fretta sulle candidature
Il nodo delle candidature nelle regioni chiave, soprattutto Lombardia e Sicilia, resta aperto. Davanti a una sala piena di giornalisti e militanti, Salvini ha ribadito la volontà di tenere l’equilibrio tra i partiti della coalizione. “Nella mia Lombardia, se Fratelli d’Italia avrà un candidato valido, sarò felice di prenderlo in considerazione”, ha detto, lasciando intendere che il dialogo con gli alleati, in particolare con Giorgia Meloni, è ancora aperto. Nessuna chiusura netta, ma nemmeno aperture definitive: “Così come noi in Sicilia qualche suggerimento lo avremo”, ha aggiunto con un sorriso che non è passato inosservato.
Dopo le Regionali in Puglia e Campania, il centrodestra riflette
Nel quartier generale della Lega si respira aria di riflessione. I risultati delle Regionali in Puglia e Campania, con lo scrutinio chiuso tra lunedì e martedì notte, hanno mostrato un centrodestra competitivo ma lontano dalla vittoria netta. In Puglia, la coalizione ha raccolto il 46%, mentre in Campania il distacco dal centrosinistra è stato più ampio. “Abbiamo fatto un buon lavoro, ma serve migliorare”, ha ammesso Salvini davanti ai suoi. La strategia ora punta a evitare decisioni affrettate sulle candidature per le prossime sfide.
Lombardia e Sicilia, un equilibrio fragile tra Lega e Fratelli d’Italia
Il punto caldo resta la Lombardia, storica roccaforte della Lega, e la Sicilia, dove il centrodestra governa ma le tensioni non mancano. Salvini ha lasciato capire che la Lega non esclude di appoggiare un nome indicato da Fratelli d’Italia, a patto che sia “all’altezza”. Un segnale chiaro verso Meloni, ma anche un invito a un confronto alla pari: “In Sicilia, qualche suggerimento da parte nostra lo avremo”, ha sottolineato, indicando che le trattative saranno serrate nei prossimi mesi.
Dentro il centrodestra, la parola d’ordine è compattezza
Dietro le parole ufficiali, resta il nodo della leadership nella coalizione. Secondo fonti interne alla Lega, Salvini ha chiesto ai suoi di mantenere un profilo basso nelle prossime settimane, evitando scontri pubblici con gli alleati. “Non serve alzare i toni”, avrebbe detto a margine della conferenza. La linea è chiara: compattezza. “Tutti i partiti del centrodestra avranno il giusto riconoscimento”, ha ribadito, quasi a voler calmare le acque e rassicurare Forza Italia e i centristi.
Le tappe verso le Regionali si avvicinano
Il calendario stringe: le Regionali in Lombardia sono in programma per la primavera 2026, in Sicilia si voterà in autunno. I nomi dei possibili candidati restano top secret. Nei corridoi della sede leghista si parla di pochi profili, tra tecnici e politici, ma nessuna conferma ufficiale. “Ci penseremo al momento giusto”, ha ripetuto Salvini, lasciando intendere che ogni scelta sarà frutto di un confronto ampio dentro la coalizione.
Un equilibrio da costruire
In attesa delle decisioni definitive, il centrodestra si prepara a mesi di trattative e confronti. La partita delle candidature regionali – soprattutto in Lombardia e Sicilia – sarà decisiva anche per gli equilibri nazionali. Salvini lo sa bene e preferisce non sbilanciarsi: “Non rispondo più a chi chiede chi sarà il candidato”, ha tagliato corto oggi davanti ai cronisti. Solo quando sarà il momento, arriveranno i nomi. Per ora, la parola d’ordine resta una sola: prudenza.
