Roma, 26 novembre 2025 – Vertice a Palazzo Chigi questa mattina, dove la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riunito i leader della maggioranza per discutere le modifiche alla legge di Bilancio in corso di esame al Senato. L’appuntamento, fissato intorno a mezzogiorno, arriva in un momento delicato: il governo cerca di chiudere su alcuni punti ancora aperti, con l’obiettivo di arrivare a un testo più compatto e condiviso prima del passaggio parlamentare decisivo.
Manovra economica, scontro serrato tra i partiti
Al centro del confronto, secondo fonti di maggioranza, ci sono temi che già la scorsa settimana avevano acceso il dibattito: affitti brevi, estensione dell’iperammortamento, regime fiscale sui dividendi, allargamento dell’esenzione Isee sulla prima casa e misure per far emergere l’oro da investimenti. Questioni tecniche, ma con effetti concreti per famiglie e imprese. “Stiamo cercando di mettere insieme crescita e giustizia sociale”, ha detto un esponente di Fratelli d’Italia uscendo da Montecitorio ieri sera.
Il clima, raccontano i presenti, resta teso ma costruttivo. Lega e Forza Italia chiedono più margine di manovra su alcune spese, in particolare sulle agevolazioni fiscali per le imprese e sulle detrazioni per le famiglie numerose. “Ci sono margini per trattare, ma serve responsabilità da tutti”, ha confidato un deputato vicino al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Affitti brevi e oro da investimento: i nodi più caldi
Uno dei dossier più complicati riguarda la regolamentazione degli affitti brevi. Il governo vuole mettere limiti più rigidi per combattere l’evasione fiscale e riequilibrare il mercato immobiliare nelle grandi città. Nelle prime bozze si parla di una soglia massima di giorni all’anno per le locazioni turistiche e di controlli più severi sulle piattaforme online. “Non vogliamo mettere in difficoltà chi è in regola, ma serve più trasparenza”, ha spiegato un tecnico del Mef.
Altro tema scottante è l’oro da investimento. L’esecutivo sta valutando misure per far emergere le riserve private, con incentivi fiscali e controlli più rigidi. L’obiettivo è doppio: recuperare entrate e rendere i capitali più tracciabili. “È un patrimonio spesso nascosto che può aiutare la stabilità finanziaria”, ha detto un funzionario del Tesoro.
Iperammortamento e dividendi: la pressione delle imprese
Sul fronte imprese, Confindustria e altre associazioni chiedono di estendere l’iperammortamento anche agli investimenti in tecnologie digitali e green. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso si è detto pronto a valutare modifiche, ma ha ricordato i limiti di bilancio imposti dall’Europa. “La priorità è sostenere la competitività senza superare i parametri europei”, ha detto Urso in una nota diffusa ieri pomeriggio.
Non meno acceso il dibattito sul regime fiscale dei dividendi. Alcuni senatori della maggioranza spingono per abbassare l’aliquota sui profitti reinvestiti nelle aziende, mentre il Mef frena: “Bisogna andare con cautela, ogni intervento va coperto”, ha ribadito Giorgetti durante una riunione tecnica.
Esenzione Isee sulla prima casa: si pensa all’allargamento
Tra le proposte sul tavolo c’è anche l’ampliamento dell’esenzione Isee sulla prima casa. La misura, voluta soprattutto da Forza Italia, mira ad alleggerire le tasse sulle famiglie a basso reddito. Secondo alcune stime interne, l’allargamento potrebbe riguardare circa 400mila nuclei in più rispetto a oggi. “È un segnale concreto per chi fa fatica ad arrivare a fine mese”, ha commentato un consigliere economico vicino a Palazzo Chigi.
Manovra, tempi stretti e prossimi passi
Il calendario è serrato: la manovra dovrà essere approvata dal Senato entro la prima metà di dicembre, poi toccherà alla Camera. Solo allora si capirà se gli accordi raggiunti oggi reggeranno davanti ai numeri. Intanto, la maggioranza si mostra unita almeno nelle dichiarazioni ufficiali. Ma nei corridoi di Palazzo Madama, tra una pausa e l’altra, si avverte la tensione di chi sa che ogni dettaglio può fare la differenza.
