Milano, 27 novembre 2025 – Ieri sera, alla fermata San Babila, nel cuore di Milano, un uomo è entrato nella cabina di comando di un convoglio della metropolitana rossa, costringendo il treno a fermarsi e scatenando momenti di tensione tra i passeggeri. L’episodio, avvenuto intorno alle 19.30, ha richiesto l’intervento della polizia, che ha usato il taser per bloccare e arrestare l’uomo, poi portato via in manette.
Panico in centro: cosa è successo davvero
Le forze dell’ordine, dopo aver ricostruito la vicenda, raccontano che l’uomo – stimato tra i 30 e i 40 anni, secondo una testimone – è riuscito a entrare nella cabina di coda del treno, non quella del macchinista. Non è ancora chiaro come abbia fatto, forse una porta lasciata socchiusa o forzata. Una volta dentro, ha cominciato a urlare in una lingua straniera, attirando subito l’attenzione dei passeggeri e del personale ATM.
Il convoglio, diretto verso la periferia, si è fermato poco dopo. Alcuni viaggiatori hanno raccontato di aver visto l’uomo agitarsi e gridare frasi senza senso. “Era molto agitato, nessuno capiva cosa dicesse”, ha detto una donna vicina alla cabina. Alcuni presenti hanno ripreso la scena con i cellulari, mostrando la crescente tensione.
Polizia in azione: il taser per fermare l’uomo
Appena ricevuta la segnalazione, una pattuglia della polizia ferroviaria è arrivata di corsa alla stazione di San Babila. Gli agenti hanno provato a calmare l’uomo parlando attraverso la porta chiusa, sperando di farlo uscire senza far scattare il peggio. Ma lui continuava a urlare e sembrava “visibilmente alterato”, dicono i poliziotti.
Dopo qualche minuto, visto che il dialogo non funzionava, hanno deciso di forzare la porta. Per fermare l’uomo in sicurezza e senza rischi per gli altri, è stato usato il taser. È stato bloccato e ammanettato davanti agli occhi dei passeggeri, ancora fermi in banchina.
Perché lo ha fatto? Indagini in corso
Non è chiaro cosa abbia spinto l’uomo a entrare nella cabina. Gli investigatori stanno cercando di capire se si tratti di un problema psicologico o di altro. “Stiamo raccogliendo testimonianze e controllando i filmati delle telecamere”, ha detto un funzionario della questura. L’uomo, senza documenti, è stato portato in commissariato per l’identificazione.
Fortunatamente, non ci sono feriti tra i passeggeri o il personale ATM. Alcuni viaggiatori, però, sono stati assistiti per lievi malori causati dallo spavento.
Tra ritardi e paura: la reazione dei viaggiatori
La linea rossa è rimasta bloccata per circa trenta minuti tra le stazioni di Duomo e Porta Venezia, causando ritardi e disagi a centinaia di persone nell’ora di punta. “Abbiamo visto arrivare la polizia di corsa, poi ci hanno fatto scendere dal treno”, racconta un ragazzo che stava tornando a casa dal lavoro.
Solo dopo l’arresto e i controlli la situazione è tornata alla normalità. ATM ha annunciato che controllerà le procedure di sicurezza nelle cabine di comando dei treni. “Stiamo lavorando insieme alle autorità per chiarire tutto”, ha detto un portavoce.
Sicurezza in metropolitana: serve fare di più
L’episodio riapre il tema della sicurezza nelle stazioni della metropolitana milanese, soprattutto nelle ore serali. Nei prossimi giorni, le autorità cittadine dovrebbero annunciare nuove misure per rafforzare i controlli e prevenire casi simili. Intanto, le immagini dell’arresto, diffuse anche sui social, continuano a far parlare i milanesi, divisi tra paura e richieste di maggior tutela per chi ogni giorno usa i mezzi pubblici.
