Roma, 27 novembre 2025 – Le etichette calabresi tornano sotto i riflettori nella Capitale. Ieri sera, in un elegante spazio del centro, la Regione Calabria ha presentato il nuovo progetto per valorizzare il suo patrimonio enologico. L’iniziativa, battezzata “Calabria Straordinaria”, dà il via a una serie di appuntamenti che accompagneranno il settore vitivinicolo regionale fino al 2026. L’obiettivo è chiaro: far crescere la presenza dei vini calabresi sui mercati italiani ed europei più importanti.
Roma: il cuore da cui parte il racconto della Calabria
La scelta di Roma non è un caso. “La Capitale è un punto di partenza fondamentale”, ha detto Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, davanti a operatori del settore, giornalisti e appassionati. “Vogliamo che la nostra regione venga riconosciuta non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per le sue radici forti”, ha aggiunto Gallo, sottolineando come la Calabria si racconti attraverso la modernità delle idee senza perdere il legame con le tradizioni.
Il pubblico romano, sempre più interessato alle novità del mondo del vino, ha risposto con entusiasmo. Tra i presenti, sommelier, ristoratori e curiosi, tutti attratti dalla possibilità di assaggiare alcune delle etichette più rappresentative calabresi: dal Cirò al Greco di Bianco, fino alle nuove versioni dei vitigni autoctoni.
Un 2026 fitto di eventi in Italia e in Europa
Il 2026 si preannuncia decisivo per la promozione dei vini calabresi. La Regione ha già confermato la partecipazione a eventi di spicco come Vinitaly, dove le aziende calabresi saranno protagoniste con degustazioni e incontri con la stampa internazionale. Non mancherà nemmeno la presenza a ProWein, appuntamento ormai imprescindibile per il settore, che dimostra il crescente interesse del mercato tedesco verso le produzioni calabresi.
A Parigi, lo spazio dedicato alla Calabria a Wine Paris verrà ampliato. Una mossa pensata per consolidare i rapporti con i buyer francesi e rafforzare l’immagine unitaria della produzione regionale. “Guardiamo oltre i confini italiani”, ha confidato Gallo, “trovando nei mercati esteri un’opportunità stimolante”.
Cirò, il cuore degli eventi calabresi
Non solo grandi fiere all’estero. Nel 2026, sarà il comune di Cirò, in provincia di Crotone, a ospitare due appuntamenti importanti. Dal 6 all’8 giugno il Merano WineFestival farà tappa in Calabria, offrendo agli operatori l’occasione di scoprire da vicino i luoghi e i vitigni simbolo della regione. Sempre a Cirò, a fine marzo, si terrà la Sessione Rosè del Concours Mondial de Bruxelles, con decine di esperti provenienti da tutto il mondo.
Secondo gli organizzatori, queste occasioni sono un modo per mostrare “la bellezza dei luoghi in cui nascono i nostri vini”, come ha sottolineato Gallo. L’attenzione al turismo enogastronomico si traduce anche in press tour dedicati alla stampa specializzata, italiana e internazionale, chiamata a vivere esperienze dirette nei territori del vino calabrese.
Un’identità che si fa più forte
Il progetto della Regione Calabria va oltre gli eventi. Dopo un anno ricco di riconoscimenti – dal successo a Vinitaly al riscontro positivo ottenuto a Merano e Vinòforum – l’obiettivo è costruire una storia solida e coerente. “Solo conoscendo davvero i nostri territori si può capire cosa significa la viticoltura calabrese”, ha ribadito l’assessore.
La terza edizione di Vinitaly and the City, prevista a Sibari a fine luglio, chiuderà idealmente un cerchio che parte dalla promozione nazionale e internazionale per tornare alle radici. La Regione punta a coinvolgere non solo gli addetti ai lavori, ma anche il grande pubblico, invitando tutti a scoprire una Calabria sempre più protagonista nel panorama enologico italiano ed europeo.
Lo sguardo è già al futuro
Il motto “Calabria Straordinaria” accompagnerà ogni tappa di questo cammino. Un filo che racconta non solo la qualità dei vini, ma anche l’identità profonda di una terra in trasformazione. “Portare i nostri vini in giro per l’Italia e il mondo è importante”, ha concluso Gallo, “ma accogliere qui i grandi protagonisti del settore è fondamentale per far capire davvero il valore della nostra viticoltura”.
Le prossime settimane saranno decisive per definire i dettagli degli eventi in programma. Intanto, tra i tavoli della serata romana si respirava ottimismo: la Calabria del vino sembra pronta a raccogliere la sfida.
