Milano, 27 novembre 2025 – Il prezzo del gas naturale ha aperto oggi in leggero calo, mentre i mercati europei restano con il fiato sospeso per gli sviluppi dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Alle 9.30, ad Amsterdam, le quotazioni hanno segnato un -0,6%, fermandosi a 29,18 euro al megawattora. Un calo modesto, ma che riflette le attese degli operatori in vista dei prossimi passi sul fronte geopolitico.
Russia e Ucraina, il mercato osserva in silenzio
L’atmosfera è tesa. Gli investitori – raccontano fonti milanesi – seguono ogni parola che arriva dai tavoli negoziali tra Mosca e Kiev. “Tutti stanno facendo attenzione, nessuno si espone troppo”, ha detto un trader di Piazza Affari poco dopo l’apertura. Un’intesa, anche parziale, potrebbe cambiare le carte in tavola sulle forniture energetiche verso l’Europa. Ma per ora regna la prudenza: “Finché non arrivano annunci chiari, il mercato resta nervoso”, ha concluso la stessa fonte.
Prezzi in calo ad Amsterdam, ma senza scossoni
La cifra di 29,18 euro al megawattora è in calo rispetto alla chiusura di ieri, ma si tratta di una flessione contenuta. Ad Amsterdam, il principale hub europeo per il gas, le oscillazioni sono state limitate nelle prime ore. Gli analisti ricordano che i prezzi sono ancora lontani dai picchi del 2022 e 2023, quando guerre e interruzioni avevano fatto volare i costi oltre i 100 euro.
Scorte piene, ma l’inverno non lascia tranquilli
Per quanto riguarda le scorte, la situazione è più solida rispetto agli anni scorsi. I dati di Gas Infrastructure Europe mostrano che i depositi europei sono pieni oltre il 95%. Questo aiuta a tenere un po’ sotto controllo i prezzi, almeno per ora. Ma con l’inverno che avanza e la domanda in crescita per il riscaldamento, gli operatori non escludono che i prezzi possano risalire nelle prossime settimane.
A Milano: calma apparente tra gli operatori
A Milano, la giornata è iniziata in modo tranquillo tra chi lavora nel settore energetico. “Il calo è piccolo, ma conta: il mercato inizia a scontare una possibile distensione tra Russia e Ucraina”, ha spiegato un analista di Nomisma Energia. Ma la cautela resta alta: “Basta una parola sbagliata o un’escalation improvvisa per cambiare tutto in poche ore”, ha aggiunto.
Famiglie e imprese, bollette e costi da tenere d’occhio
Per le famiglie italiane, il prezzo del gas è sempre un tema caldo. Secondo Arera, la bolletta media è scesa del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un sollievo, ma solo parziale. Le associazioni dei consumatori chiedono interventi strutturali per evitare nuovi aumenti se la situazione internazionale dovesse peggiorare.
Le imprese più energivore – dai ceramisti dell’Emilia ai siderurgici in Lombardia – tengono d’occhio le quotazioni. “Anche un piccolo risparmio sul gas fa la differenza in termini di competitività”, ha sottolineato Marco Falcinelli, presidente di Confindustria Energia.
Cosa ci aspetta nelle prossime settimane
Guardando avanti, gli esperti invitano a non abbassare la guardia. “Il mercato del gas resta vulnerabile a eventi geopolitici difficili da prevedere”, si legge in un report di S&P Global Commodity Insights uscito ieri. Le forniture russe, il meteo e la domanda asiatica sono solo alcune delle incognite che potrebbero far muovere i prezzi.
Per ora, tutti aspettano. E mentre ad Amsterdam il gas viaggia sotto i 30 euro al megawattora, l’Europa segue con attenzione i negoziati tra Mosca e Kiev, sperando in segnali concreti di pace. Solo allora – forse – il mercato potrà finalmente tirare un respiro di sollievo.
