Milano, 27 novembre 2025 – In una mattinata di scambi cauti, il prezzo dell’oro ha aperto in leggero calo, fermandosi a 4.157 dollari l’oncia, giù dello 0,1% rispetto alla chiusura di ieri. Gli operatori di Piazza Affari vedono in questo dato l’atteggiamento attendista degli investitori, in attesa delle prossime mosse delle banche centrali e con un occhio alle incertezze che pesano sull’economia globale.
Prezzo dell’oro in stand-by, mercati in attesa
Il prezzo dell’oro è rimasto praticamente fermo, oscillando appena nelle prime ore di contrattazione tra le 9 e le 10. Niente scossoni, insomma, in un contesto di mercati finanziari ancora prudenti. “Gli investitori aspettano segnali più chiari dalla Federal Reserve e dalla Banca Centrale Europea”, spiega un trader di una banca d’affari milanese. “Tutti guardano ai dati sull’inflazione e alle previsioni di crescita nel mondo”.
Negli ultimi mesi, il prezzo dell’oro ha mostrato una certa instabilità, alternando momenti di rialzo e pause di consolidamento. Solo la scorsa settimana ha toccato i 4.200 dollari l’oncia, per poi scendere un po’. Un andamento che, dicono gli analisti, riflette la difficoltà dei mercati a trovare una direzione chiara in questa fase.
Inflazione e tassi: cosa muove il mercato dell’oro
A influenzare soprattutto il valore dell’oro sono le aspettative sui tassi d’interesse. Si parla di un possibile rallentamento della stretta monetaria da parte della Fed, forse addirittura un taglio dei tassi nel 2026. E questo condiziona le scelte degli investitori. “L’oro è un rifugio sicuro quando c’è incertezza”, ricorda Marco Ferri, analista finanziario. “Ma quando salgono i rendimenti dei titoli di Stato, il metallo perde un po’ di attrattiva”.
I dati usciti ieri dal Dipartimento del Lavoro Usa mostrano un’inflazione stabile nell’ultimo mese. Questo fa pensare a una pausa negli aumenti dei tassi, un elemento che potrebbe sostenere il prezzo dell’oro nel medio termine. Per ora, però, la prudenza la fa da padrona.
Domanda fisica e tensioni geopolitiche: cosa tenere d’occhio
Oltre ai movimenti dei mercati, resta alta l’attenzione sulla domanda reale di oro, soprattutto da Cina e India. Qui il metallo è ancora molto usato, sia come investimento che per gioielli e industria. Il World Gold Council segnala una crescita del 2% nella domanda globale nel terzo trimestre del 2025 rispetto all’anno scorso.
Non vanno poi dimenticate le tensioni geopolitiche sparse nel mondo. “Ogni volta che si accende una crisi, aumentano gli acquisti di oro”, racconta un operatore della Borsa di Londra. Negli ultimi tempi, però, la situazione sembra essersi calmata, almeno per quanto riguarda i grandi conflitti.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Per il futuro, gli esperti consigliano di muoversi con cautela. Il prezzo dell’oro potrebbe restare stabile, senza grandi variazioni, finché non arriveranno segnali più netti da banche centrali e dati economici. “Non prevediamo scossoni importanti a breve”, ammette Ferri. “Ma basta poco – un dato a sorpresa o una nuova crisi internazionale – per cambiare tutto rapidamente”.
Nel frattempo, gli operatori tengono gli occhi fissi su Washington e Francoforte, aspettando notizie e guardando i grafici. Solo allora, forse, il mercato dell’oro troverà una nuova strada. Per ora, la parola d’ordine resta: prudenza.
