Milano, 27 novembre 2025 – Nel pomeriggio di oggi, Piazza Affari ha dato un segnale di ripresa. A meno di un’ora dalla chiusura, l’indice Ftse Mib ha messo a segno un +0,25%, chiudendo a 43.242 punti. Dopo una giornata di alti e bassi, gli operatori hanno seguito con attenzione sia le questioni giudiziarie sia l’andamento dei mercati obbligazionari europei.
Spread Btp-Bund: stabile ma rendimenti in salita
Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è rimasto fermo a 72,3 punti base. Un segnale di calma apparente sui mercati del debito pubblico, anche se i rendimenti sono in aumento. Il decennale italiano ha visto il suo rendimento salire di 0,9 punti, toccando il 3,4%. Quello tedesco si è fermato al 2,67% (+0,6 punti), mentre il decennale francese ha raggiunto il 3,41% (+1,1 punti). “I tassi restano sotto osservazione – ha spiegato un trader di una grande banca milanese – soprattutto perché la volatilità potrebbe crescere con l’avvicinarsi delle scadenze macroeconomiche di fine anno”.
Banche sotto pressione: Mps e Mediobanca in rosso dopo l’inchiesta
Sul fronte azionario, la giornata è stata difficile per alcune banche. Mps ha perso il 4,2%, appesantita dall’apertura dell’inchiesta della Procura di Milano sulla scalata di Mediobanca, che a sua volta ha lasciato sul terreno il 2,78%. Da ambienti giudiziari filtrano notizie su presunte irregolarità nelle operazioni di acquisizione e partecipazioni azionarie. “Il mercato teme che questo possa avere effetti sulla governance e sulla stabilità degli istituti coinvolti”, ha raccontato un gestore incontrato in mattinata.
Male anche Tim, in calo dell’1,24%, e Saipem, che ha chiuso a -0,51%. Tra i titoli assicurativi e dell’energia, Generali, Bper ed Eni hanno ceduto lo 0,3%. Un segnale di prudenza degli investitori, che restano guardingi davanti alle incertezze regolatorie e ai cambiamenti sullo scenario internazionale.
Campari in rialzo grazie ai conti di Remy Cointreau
Sul lato opposto, spicca Campari con un +4,15%. Il titolo ha beneficiato dell’effetto positivo dei risultati pubblicati da Remy Cointreau a Parigi (+4%), che ha confermato le previsioni per l’intero anno. “Il settore degli spirits mostra segnali di tenuta – ha commentato un analista di Mediobanca Securities – e Campari ne approfitta grazie alla sua presenza internazionale”.
Bene anche Azimut (+2%), sostenuta dalle aspettative positive sul risparmio gestito. In crescita Leonardo (+1,45%) e Ferrari (+1,14%). Più contenuti i rialzi per Diasorin e Stellantis, entrambe in progresso dello 0,95%. “La rotazione dei settori premia i titoli difensivi e quelli legati all’export”, ha aggiunto un operatore della City milanese.
Mfe rallenta dopo la salita in Impresa
Tra le note negative c’è anche Mfe, sia versione A che B, in calo dell’1%. Il gruppo di Pier Silvio Berlusconi ha portato la sua quota nella portoghese Impresa quasi al 33%, ma il titolo ha comunque chiuso in ribasso (-0,88%). Secondo alcuni osservatori, il mercato resta prudente sull’espansione internazionale del gruppo media italiano.
In sintesi, nonostante la chiusura positiva per l’indice principale, restano sul tavolo molte incognite: dalle inchieste giudiziarie alle oscillazioni dei tassi. Ora gli occhi sono puntati sui dati macroeconomici in arrivo nei prossimi giorni e sulle mosse della Banca Centrale Europea.
