Recupero in orbita: la Cina lancia la missione per salvare i tre astronauti bloccati

Recupero in orbita: la Cina lancia la missione per salvare i tre astronauti bloccati

Recupero in orbita: la Cina lancia la missione per salvare i tre astronauti bloccati

Matteo Rigamonti

Novembre 27, 2025

Pechino, 27 novembre 2025 – Oggi alle 10:12, ora locale, la Cina ha lanciato dalla base di Jiuquan, nel nord-ovest del Paese, una navetta senza equipaggio per venire in soccorso ai tre astronauti bloccati sulla stazione spaziale Tiangong. La missione, affidata alla capsula Shenzhou 22, si è resa necessaria dopo che la navetta di rientro precedente, la Shenzhou 20, è stata resa inutilizzabile da un danno causato da un detrito spaziale.

Recupero d’emergenza per gli astronauti della Tiangong

Il problema è emerso all’inizio di novembre, poco dopo l’arrivo del nuovo equipaggio – formato da Zhang Lu, Wu Fei e Zhang Hongzhang – che aveva preso il posto dei colleghi della missione precedente. Durante i controlli di routine, gli astronauti hanno trovato una crepa su uno degli oblò della navetta Shenzhou 20. Secondo l’agenzia spaziale cinese, quel danno è stato causato dall’urto con un piccolo detrito orbitale. “Il rischio di rientro era troppo alto”, ha spiegato un portavoce del programma spaziale di Pechino.

Lancio anticipato della Shenzhou 22

La situazione ha costretto i responsabili a una decisione rapida. L’equipaggio uscente è tornato a Terra con la navetta Shenzhou 21, ma i tre nuovi astronauti si sono ritrovati senza una via di fuga sicura. La Shenzhou 22, che doveva partire ad aprile 2026 con un nuovo team, è stata così modificata in tempi record per un lancio senza equipaggio. Lo scopo è semplice: fornire ai tre astronauti una capsula integra per il rientro.

Come si svolgerà la missione

Il razzo Lunga Marcia 2F, lo stesso usato per tutte le missioni con equipaggio di Tiangong, ha portato in orbita la navetta. La Shenzhou 22 impiegherà circa 30 ore per raggiungere la stazione, dove si aggancerà automaticamente. Solo dopo una serie di controlli tra Terra e orbita, Zhang Lu e i suoi colleghi potranno spostarsi sulla nuova capsula. “Non ci sono alternative: la sicurezza dell’equipaggio è la priorità assoluta”, ha sottolineato un ingegnere del centro di controllo di Jiuquan.

Il pericolo dei detriti spaziali

L’incidente con la Shenzhou 20 riaccende i riflettori sul problema dei detriti spaziali, una minaccia sempre più seria per le missioni in orbita bassa. L’Agenzia Spaziale Europea conta oltre 36mila frammenti più grandi di 10 centimetri che girano attorno alla Terra. “Ogni impatto può mettere a rischio la vita degli astronauti”, ha ricordato Wu Fei durante un collegamento con la stampa di Pechino. Le autorità cinesi hanno già annunciato l’intenzione di migliorare i sistemi di monitoraggio e protezione delle navette future.

Cosa succederà ora e le reazioni internazionali

L’aggancio automatico tra Shenzhou 22 e Tiangong è previsto per domani. Solo dopo i controlli tecnici si potrà pianificare il rientro dei tre astronauti. Se tutto andrà bene, la missione si chiuderà con l’atterraggio nella Mongolia Interna, dove le squadre di recupero sono già pronte. “Siamo fiduciosi, ma restiamo cauti”, ha detto Zhang Hongzhang in una breve comunicazione con i familiari.

Intanto, la notizia del lancio ha fatto il giro del mondo. NASA ed ESA hanno espresso solidarietà all’equipaggio, sottolineando come la collaborazione tra Paesi sia fondamentale per affrontare le sfide dello spazio. Un tema che torna, ancora una volta, al centro dell’attenzione della comunità scientifica globale.