Un’industria da 3,5 miliardi: la rivoluzione delle bonifiche in arrivo

Un'industria da 3,5 miliardi: la rivoluzione delle bonifiche in arrivo

Un'industria da 3,5 miliardi: la rivoluzione delle bonifiche in arrivo

Giada Liguori

Novembre 27, 2025

Roma, 27 novembre 2025 – Oggi al Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri (Cufaa) è stato presentato il primo Rapporto economico sul mercato delle bonifiche in Italia. Un documento molto atteso, che per la prima volta mette nero su bianco il valore reale di un settore spesso visto soltanto come un costo per la pubblica amministrazione. I dati parlano chiaro: il comparto delle bonifiche ambientali muove circa 3,5 miliardi di euro di ricavi e offre migliaia di posti di lavoro specializzati. Un settore che non è solo spesa, ma una vera e propria industria nazionale, capace di innovare e creare valore.

Bonifiche in Italia: numeri che sorprendono

Il Rapporto, frutto della collaborazione tra RemTech – la piattaforma nazionale per la gestione dei siti contaminati – e i principali attori del mondo industriale e istituzionale, nasce per fornire finalmente dati affidabili e condivisi. “Per anni si è pensato alle bonifiche solo come a una voce di spesa. Oggi invece abbiamo una fotografia chiara: parliamo di un settore che muove risorse, crea lavoro qualificato e migliora la salute dei territori”, ha spiegato il generale Giuseppe Vadalà, Commissario unico di governo per le bonifiche dei siti contaminati.

In Italia sono in corso decine di migliaia di procedimenti di bonifica, sparsi su altrettanti ettari di terreno. Nei siti di interesse nazionale (Sin), però, una larga parte delle aree contaminate è ancora da recuperare. Il potenziale è enorme: con investimenti mirati si possono creare nuovi posti di lavoro specializzati, valorizzare vecchie aree industriali e ridurre i rischi per la salute e l’ambiente.

Bonifiche: più di un semplice intervento

Le bonifiche non si limitano a togliere gli inquinanti dal terreno. Dietro c’è un’intera filiera che coinvolge ingegneri ambientali, tecnici specializzati, imprese edili e laboratori di analisi. “Le bonifiche sono industria, protezione del territorio e rigenerazione urbana”, ha ribadito Vadalà. I dati mostrano una domanda in crescita di professionisti con competenze tecniche avanzate, capaci di gestire processi complessi e tecnologie all’avanguardia.

RemTech, promotore del rapporto, sottolinea quanto sia importante trasformare questi numeri in strumenti concreti per istituzioni, imprese e investitori. “Senza dati chiari, è difficile prendere decisioni efficaci”, si legge nella nota diffusa oggi. La sfida più grande resta quella di garantire procedure trasparenti, gare che premiano la qualità e una collaborazione tra pubblico e privato in grado di accelerare i tempi di realizzazione.

Una leva per territori e imprese

Il rapporto mette in luce anche le grandi opportunità sociali e ambientali legate alle bonifiche. In molte regioni, dalla Lombardia alla Campania, passando per Piemonte e Sicilia, la riqualificazione dei siti contaminati può diventare un volano per la rigenerazione urbana e la valorizzazione del patrimonio industriale abbandonato.

Ogni euro investito nelle bonifiche, secondo le stime presentate oggi, produce effetti positivi sull’occupazione, sulla salute pubblica e sull’attrattività dei territori. “Con investimenti mirati si possono ridurre rischi per la salute e l’ambiente, ma anche ridare valore a intere comunità”, ha spiegato Vadalà ai presenti.

Serve una governance più snella e efficace

Infine, il rapporto mette in evidenza la necessità di una governance più efficiente: procedure chiare, tempi certi e una stretta collaborazione tra pubblico e privato sono elementi fondamentali per sbloccare il potenziale del settore. “La vera sfida è trasformare i dati in scelte concrete”, ha ammesso il Commissario unico. Solo così si potranno avviare i cantieri prima e meglio, evitando i ritardi che hanno spesso frenato le bonifiche in Italia.

In sintesi, la presentazione del primo Rapporto economico sul mercato delle bonifiche segna un passo avanti verso una maggiore consapevolezza del valore economico, sociale e ambientale di questo settore. Tra numeri, innovazione e nuove professionalità, le bonifiche si candidano a diventare uno degli assi portanti della transizione ecologica italiana.