Alicante: la capitale spagnola della gastronomia tra tradizione e haute cuisine

Alicante: la capitale spagnola della gastronomia tra tradizione e haute cuisine

Alicante: la capitale spagnola della gastronomia tra tradizione e haute cuisine

Matteo Rigamonti

Novembre 28, 2025

Alicante, 28 novembre 2025 – Alicante, cuore della Costa Blanca, si prepara a chiudere le sue Giornate gastronomiche il 30 novembre, dopo un mese intero dedicato alla cucina locale. Quest’anno la città spagnola, già famosa per le sue spiagge e il clima mite, ha conquistato il titolo di Capitale spagnola della gastronomia 2025. Un riconoscimento che l’ha trasformata in meta privilegiata per chi cerca sapori autentici e nuove idee in cucina.

Un mese di sapori tra tradizione e novità

Per tutto novembre, più di 40 ristoranti hanno offerto menu speciali a partire da 25 euro. L’iniziativa è stata promossa dal Patronato de Turismo del Comune di Alicante e da L’Exquisit Mediterrani – Turisme Cv. L’idea era semplice: far scoprire la ricchezza della cucina alicantina, un mix di ingredienti locali, storia e creatività. “Volevamo mettere in luce il lavoro dei nostri chef e produttori”, ha detto un portavoce del Comune, ricordando come la gastronomia ormai faccia parte dell’anima della città.

Non è un caso che Alicante abbia preso il testimone da Oviedo: qui il riso è il vero protagonista. Lo si trova in piatti che raccontano la storia e il legame con il Mediterraneo. Dall’arroz a banda all’arroz negro, passando per il socarrat croccante e le versioni “seco”, “meloso” o “caldoso”, ogni piatto riflette i prodotti del territorio – olio extravergine, zafferano, peperoni secchi, pesce fresco. “Il riso è la nostra bandiera”, ha detto lo chef Nanín Pérez, che ha scelto proprio quest’anno per aprire il suo ristorante Plëgat ad Alicante.

Eventi, fiere e chef stellati: un anno da protagonista

Il 2025 è stato ricco di appuntamenti: showcooking, degustazioni, e fiere come la settima edizione di Alicante Gastronómica (3-6 ottobre), che ha visto 250 espositori e chef di fama internazionale. La città si è animata tra mercati storici e tour a tema, con i quattro mercati cittadini – in particolare il Mercado Central, un edificio modernista di 11mila metri quadrati – diventati tappe obbligate per chi vuole conoscere i prodotti freschi del territorio.

Ma non è solo riso: la cucina alicantina propone anche zuppe come l’olleta, pesce essiccato per l’insalata alicantina, focacce tradizionali come la coca (quella con cipolla e tonno è la più famosa durante la festa di San Giovanni), dolci come i rollitos de anis e il celebre Turrón, il torrone Igp ancora fatto a mano. I vini locali Doc, con il dolce Fondillón in prima fila, completano un’offerta che attira appassionati da tutta Europa.

Tra storia antica e vita moderna

Passeggiando tra le vie del centro storico – dal quartiere di Santa Cruz al Castello di Santa Barbara, fino alla Explanada de España – si respira una città che ha saputo conservare le sue radici. Alicante era l’antica Lucentum romana: le sue rovine si visitano a tre chilometri dal centro, mentre il castello domina la baia con una vista mozzafiato. “Qui ogni pietra ha una storia da raccontare”, racconta una guida locale durante i tour per i visitatori.

La città sorprende anche per la sua offerta culturale: dal Museo di Belle Arti Gravina (Mubag) al Museo Archeologico Provinciale (Marq), passando per il Maca con opere di Picasso e Mirò. Non mancano musei particolari, come quello dei presepi o il Centro di interpretazione dei rifugi antiaerei, che ricorda i bombardamenti degli anni Trenta.

Spiagge, isole e una primavera che non finisce mai

Con 15 chilometri di costa e nove spiagge premiate con la Bandiera Blu – tra cui Playa Postiguet e San Juan – Alicante resta una delle mete balneari più amate in Spagna. Di fronte alla città c’è l’Isola di Tabarca, legata alla storia dei pescatori genovesi e famosa per il suo piatto tipico, il caldero, un riso con pesce.

Ma Alicante è anche città universitaria, con più di 25mila studenti, sede dell’Euipo (Ufficio europeo per la proprietà intellettuale) e polo digitale in crescita. Grazie all’aeroporto internazionale e ai voli diretti dall’Italia, è diventata un punto di riferimento per congressi e eventi durante tutto l’anno. “Qui sembra sempre primavera”, scherza un commerciante del centro, parlando delle 3mila ore di sole all’anno e delle 2,6 milioni di luci natalizie pronte a illuminare la città.

Dove tradizione e futuro si incontrano a tavola

Oggi Alicante si fa valere tra le capitali europee della buona cucina: tra città e provincia ci sono 17 ristoranti stellati Michelin, oltre a decine di locali segnalati dalla Guida Repsol. La movida del “tardeo” anima le strade con tapas e aperitivi che durano fino a notte fonda. Eppure, basta sedersi in una trattoria vicino al mercato per capire che qui la cucina non è solo moda: è memoria, identità, e futuro.