Riad, 28 novembre 2025 – Italia e Arabia Saudita si preparano a scrivere un nuovo capitolo di collaborazione industriale e tecnologica. A dirlo è stato oggi Fabio De Felice, fondatore di Protom, durante il Forum imprenditoriale in corso nella capitale saudita. L’azienda, con oltre trent’anni alle spalle nel campo dell’innovazione, ha svelato un piano di investimenti nel Golfo per i prossimi cinque anni. L’obiettivo? Creare partnership solide nei settori della digitalizzazione e della produzione intelligente.
Protom scommette sul Golfo: investimenti e innovazione in primo piano
“Con i rapporti tra Italia e Paesi del Golfo in continua crescita, questo è il momento giusto per una nuova stagione di collaborazione”, ha detto De Felice, intervistato a Riad. Membro italiano della task force digitale del B20 – il forum d’affari legato al G20 – ha sottolineato come l’Italia sia ormai vista come un partner strategico in Arabia Saudita. “Non si tratta solo di scambi commerciali, ma di cooperazione industriale, innovazione condivisa e investimenti reciproci”, ha aggiunto.
Protom è certificata Elite, il programma di Borsa Italiana dedicato alle imprese ad alto potenziale, ed è entrata anche in TechShare, un percorso pensato per preparare le aziende tecnologiche alla quotazione su Euronext. “Da più di trent’anni portiamo soluzioni di valore alle imprese e alle istituzioni, unendo competenze tecniche, cultura del progetto e una forte identità italiana”, ha spiegato De Felice.
Accordi da 10 miliardi e il motore della Vision 2030
Il Forum di Riad si inserisce nel quadro della Vision 2030, il piano di riforme economiche voluto dal governo saudita. Secondo De Felice, “la presenza del ministro Tajani qui conferma ciò che gli imprenditori italiani sentono da tempo: l’Arabia Saudita non è più solo un mercato in crescita, ma un partner strategico per progetti a lungo termine”.
Nel corso del summit sono già stati firmati accordi per circa 10 miliardi di dollari tra imprese italiane e saudite. Un segnale forte, secondo il fondatore di Protom, che “dimostra come i due Paesi stiano costruendo un vero partenariato, unendo il know-how italiano alla capacità di investimento saudita”. I settori coinvolti spaziano dall’energia alla transizione verde, fino alle tecnologie digitali.
Nuove filiere e l’Italia come piattaforma mediterranea
De Felice parla di una “convergenza strategica” tra Italia e Arabia Saudita: “Loro cercano tecnologia e competenze, noi vogliamo nuovi mercati e stabilità nelle catene produttive”. L’incontro tra queste due realtà, ha detto, può dare vita a filiere innovative e progetti con ampie possibilità di sviluppo. “L’Italia ha eccellenze tecnologiche in diversi campi, mentre l’Arabia Saudita sta investendo pesantemente su questi fronti”, ha aggiunto.
Un aspetto chiave è il nuovo corridoio economico che collega India, Medio Oriente ed Europa. Secondo De Felice, questa infrastruttura offre all’Italia la possibilità di diventare una vera e propria “piattaforma mediterranea della crescita”. Una chance che però richiede un lavoro di squadra: “Imprese, università e istituzioni italiane devono muoversi come un unico sistema, capaci di creare valore e non solo di vendere prodotti”.
La sfida per la competitività globale
Il messaggio che arriva da Riad è chiaro: la collaborazione tra Italia e Arabia Saudita può diventare una spinta decisiva per la competitività delle imprese italiane nel mondo. “Questa collaborazione può davvero fare la differenza per la nostra competitività globale”, ha ribadito De Felice. Tra gli imprenditori italiani al Forum c’è chi vede nel Golfo non solo un mercato pieno di opportunità, ma una piattaforma su cui costruire progetti duraturi.
Solo quando le parole si trasformeranno in investimenti concreti e filiere integrate si potrà misurare davvero l’impatto di questa nuova fase di collaborazione. Per ora, la strada è segnata: innovazione, alleanze e una visione condivisa tra due economie pronte a crescere insieme.
