Meloni si prepara a un confronto epico con Schlein e Conte

Meloni si prepara a un confronto epico con Schlein e Conte

Meloni si prepara a un confronto epico con Schlein e Conte

Matteo Rigamonti

Novembre 28, 2025

Roma, 28 novembre 2025 – Questa mattina, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilanciato un appello al dialogo politico. È intervenuta sui social per commentare la possibile partecipazione di Elly Schlein ad Atreju, la storica manifestazione di Fratelli d’Italia che si terrà nei prossimi giorni nella capitale. Secondo le ultime notizie, la leader del Partito Democratico avrebbe accettato l’invito solo a condizione di un confronto diretto proprio con Meloni. La premier, però, ha subito aggiunto: “Al confronto deve esserci anche Giuseppe Conte”.

Meloni: «Confrontiamoci, ma con Conte»

Atreju è sempre stata una casa aperta al dialogo, anche con chi la pensa diversamente”, ha scritto Meloni poco dopo le 9.30. La presidente del Consiglio si è detta pronta a un confronto con l’opposizione, ma ha messo un paletto chiaro: “Ritengo che al confronto debba esserci anche Giuseppe Conte”. Dietro questa richiesta, l’intenzione è coinvolgere tutte le principali anime dell’opposizione parlamentare.

Meloni ha spiegato così la sua posizione. Prima di tutto, ha ricordato che Conte ha partecipato in passato a Atreju, senza imporre condizioni: “A differenza di Schlein, anche negli anni scorsi è venuto senza limiti. E lo ha fatto anche da Presidente del Consiglio”. Un dettaglio che la premier ha sottolineato per evidenziare una differenza di atteggiamento tra i due leader.

La leadership dell’opposizione è il vero nodo

La seconda motivazione è più politica e riguarda la leadership dell’opposizione. “Non spetta a me dire chi debba guidare l’opposizione, visto che l’area avversa non ha ancora scelto un capo”, ha aggiunto Meloni. Una frase che sembra indirizzata ai partiti di minoranza, ancora divisi e senza una guida riconosciuta da tutti.

La premier ha quindi ribadito la sua disponibilità: “Da parte mia sono pronta a un confronto unico con entrambi”. Nessuna chiusura, dunque, ma la richiesta di un dibattito allargato, con la segretaria del PD e il presidente del Movimento 5 Stelle sullo stesso palco.

Atreju, un palco simbolo per il confronto

Nata nel 1998 come festa dei giovani della destra italiana, Atreju è diventata negli anni un momento centrale per il dibattito politico nazionale. Sul palco romano sono passati leader di tutti gli schieramenti: da Matteo Renzi a Pier Luigi Bersani, fino a Giuseppe Conte. L’edizione di quest’anno si annuncia molto seguita, anche per il clima teso tra maggioranza e opposizione dopo le ultime settimane di scontro in Parlamento.

Fonti vicine agli organizzatori dicono che il programma finale sarà reso noto entro venerdì. Non è escluso che Schlein e Conte diano una risposta ufficiale nelle prossime ore. Intanto, tra i corridoi di Montecitorio si fanno strada voci e indiscrezioni: “Un confronto a tre sarebbe un segnale di maturità politica”, ha confidato un deputato dem poco prima delle 11.

Le reazioni nel centrosinistra

Nel Partito Democratico la proposta di Meloni viene accolta con prudenza. “Vedremo se ci saranno le condizioni per un confronto vero”, dice un esponente della segreteria nazionale. Più deciso il Movimento 5 Stelle: “Conte non si è mai tirato indietro dal dibattito”, fanno sapere fonti vicine all’ex premier. Resta però da capire se Schlein accetterà di condividere il palco con Conte o se insisterà per un faccia a faccia esclusivo con Meloni.

Sui social, intanto, si moltiplicano i commenti degli elettori. C’è chi chiede “un confronto trasparente e senza filtri” e chi teme che l’ennesima divisione tra i leader dell’opposizione finisca per rafforzare ancora di più la posizione della premier.

Attesa per le prossime mosse

Nel giro di poche ore sono attese le decisioni definitive dei protagonisti. Il calendario di Atreju potrebbe cambiare a seconda delle adesioni dei leader politici. Per ora resta l’invito pubblico di Giorgia Meloni: “Sono pronta al dialogo – ha scritto – ma serve chiarezza su chi rappresenta davvero l’opposizione”. Un messaggio che riaccende il dibattito sulla rappresentanza e sul ruolo dei partiti nel panorama politico italiano.