Mistero a Barcellona: il tragico destino di Rocco Amato, 28enne di Caserta

Mistero a Barcellona: il tragico destino di Rocco Amato, 28enne di Caserta

Mistero a Barcellona: il tragico destino di Rocco Amato, 28enne di Caserta

Matteo Rigamonti

Novembre 28, 2025

Barcellona, 28 novembre 2025 – Rocco Amato, 28 anni, originario di Francolise in provincia di Caserta, è stato trovato morto in una stanza d’albergo nel quartiere Eixample di Barcellona. La scoperta è avvenuta ieri sera, dopo quattro giorni di silenzio che avevano fatto scattare l’allarme tra amici e parenti. La polizia spagnola ha aperto un’indagine per capire cosa sia successo, ma per ora le cause della morte restano un mistero.

Scomparso da giorni, poi il tragico ritrovamento

Secondo quanto ricostruito, Rocco Amato non rispondeva a messaggi e telefonate da sabato scorso. I genitori, preoccupati dalla sua assenza, avevano denunciato la scomparsa alle autorità locali. Nel frattempo, gli amici avevano lanciato appelli sui social, condividendo foto e chiedendo aiuto. “Non riusciamo a contattarlo da giorni, chiunque abbia informazioni ci aiuti”, si leggeva in uno dei post su Facebook.

La mobilitazione è cresciuta rapidamente, coinvolgendo anche la comunità italiana a Barcellona. Solo ieri mattina la polizia catalana ha annunciato il ritrovamento del corpo senza vita in una camera d’albergo in Carrer de Balmes, una delle strade principali dell’Eixample. L’identificazione è stata possibile grazie ai documenti trovati nella stanza.

Indagini in corso: nessuna pista esclusa

Le cause della morte di Rocco Amato sono ancora avvolte nel dubbio. Gli investigatori della Policía Nacional hanno disposto l’autopsia, i cui risultati però non sono ancora stati resi noti. “Al momento non escludiamo nessuna ipotesi”, ha detto un portavoce della polizia catalana, sottolineando che le indagini proseguono e si attendono gli esami medico-legali.

Fonti vicine alla famiglia raccontano che Amato viveva a Barcellona da circa due anni. All’inizio era ospite di un parente che lo aveva aiutato a inserirsi in città. Curiosamente, risultava iscritto all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) a Berlino, in Germania, un dettaglio che complica ulteriormente le verifiche degli inquirenti.

Il dolore della famiglia e il sostegno del consolato

Appresa la tragica notizia, i genitori di Rocco Amato sono partiti subito per la Spagna. All’aeroporto di El Prat sono stati accolti da funzionari del Consolato Generale d’Italia a Barcellona, che stanno offrendo supporto legale e logistico. “Siamo vicini alla famiglia in questo momento difficile”, ha dichiarato un rappresentante del consolato, senza entrare nei dettagli delle indagini.

Nel piccolo comune di Francolise, la notizia ha fatto il giro in poche ore. Tra amici e conoscenti, l’atmosfera è di incredulità e dolore. “Era un ragazzo solare, sempre disponibile”, ricorda un amico d’infanzia contattato telefonicamente. Alcuni parenti hanno preferito non parlare, chiedendo rispetto per il lutto.

Più piste aperte, si attende l’autopsia

Gli investigatori spagnoli lavorano su diversi fronti. Non si esclude nulla: dal gesto volontario al malore improvviso, fino alla possibile, ma ancora da accertare, presenza di terze persone coinvolte. Dalle prime verifiche, nella stanza non sono stati trovati segni evidenti di violenza o disordine.

L’autopsia, svolta all’Istituto di Medicina Legale di Barcellona nelle prime ore di questa mattina, dovrebbe aiutare a fare chiarezza sulla dinamica. Ma, come spiegano fonti investigative, serviranno anche i risultati degli esami tossicologici per avere un quadro completo.

Una comunità scossa e in lutto

La morte improvvisa di Rocco Amato ha colpito profondamente la comunità italiana in Catalogna. Sui social fioccano messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia. “Ci stringiamo attorno ai suoi cari”, si legge in una nota dell’Associazione Italiani a Barcellona.

In attesa di novità dalle indagini, resta il dolore per una vita spezzata lontano da casa. E tante domande ancora senza risposta.