Ponte P.Chigi: nuove prospettive e chiarimenti in arrivo

Ponte P.Chigi: nuove prospettive e chiarimenti in arrivo

Ponte P.Chigi: nuove prospettive e chiarimenti in arrivo

Matteo Rigamonti

Novembre 28, 2025

Roma, 28 novembre 2025 – Il Governo italiano ha annunciato oggi che le motivazioni della deliberazione della Corte dei conti sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina saranno esaminate con attenzione dalle amministrazioni coinvolte. La decisione arriva a poche ore dalla pubblicazione del documento della Corte, che ha sollevato dubbi su alcuni aspetti procedurali e finanziari dell’opera. Palazzo Chigi, in una nota diffusa nel primo pomeriggio, ha ribadito l’intenzione di affrontare i rilievi in modo costruttivo, sottolineando l’importanza strategica del ponte per il Paese.

Corte dei conti: il Governo passa al setaccio le motivazioni

Secondo quanto comunicato dalla Presidenza del Consiglio, il Governo – e in particolare i ministeri direttamente coinvolti nella realizzazione del Ponte sullo Stretto – si sono messi subito al lavoro per chiarire i punti ancora oscuri indicati dalla Corte. “Le motivazioni della deliberazione saranno oggetto di un approfondimento attento”, si legge nella nota ufficiale. Fonti di Palazzo Chigi spiegano che l’esecutivo vede i rilievi come questioni su cui si può ancora discutere davanti alla stessa Corte, lasciando intendere che il confronto istituzionale andrà avanti nelle prossime settimane.

Il Ponte sullo Stretto: un’opera attesa da decenni

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è uno dei temi più caldi nel dibattito sulle grandi opere in Italia. Pensato per collegare Sicilia e Calabria, il Governo lo considera una priorità per lo sviluppo economico e la mobilità nel Sud. “È un’infrastruttura strategica che si aspetta da decenni”, ha ricordato la Presidenza del Consiglio, sottolineando come il dialogo con la Corte dei conti sia guidato dalla volontà di garantire la massima trasparenza e sicurezza nel percorso di realizzazione.

Rilievi e dubbi: il nodo delle procedure e dei costi

La deliberazione della Corte dei conti, resa nota ieri sera, ha evidenziato alcune criticità sulle procedure amministrative e i costi previsti per il ponte. In particolare, dalle indiscrezioni raccolte vicino alla magistratura contabile, restano da chiarire alcuni punti legati alle garanzie finanziarie e alla sostenibilità dell’investimento. Il Governo, da parte sua, assicura che le amministrazioni coinvolte stanno già lavorando per rispondere a tutte le domande. “Il confronto vuole essere costruttivo”, si legge nella nota di Palazzo Chigi.

Reazioni politiche: tra spinta e cautela

La presa di posizione del Governo arriva dopo una giornata intensa di commenti e reazioni da parte delle forze politiche. Il Partito Democratico ha chiesto “massima trasparenza” sulle procedure adottate, mentre esponenti della maggioranza hanno ribadito l’importanza dell’opera per rilanciare il Mezzogiorno. “Il Ponte sullo Stretto non può più aspettare”, ha detto un deputato calabrese della Lega, incontrato davanti a Montecitorio. Più prudente il Movimento 5 Stelle, che ha invitato a “valutare con attenzione ogni rilievo della Corte”.

Prossimi passi: la risposta del Governo alla Corte

Nei prossimi giorni, riferiscono fonti governative, le amministrazioni coinvolte – tra cui i ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia – presenteranno una relazione dettagliata per rispondere ai rilievi della Corte. L’obiettivo è sciogliere ogni dubbio e andare avanti con l’iter nei tempi previsti. “Siamo pronti a fornire tutti i chiarimenti necessari”, ha assicurato un funzionario del Ministero delle Infrastrutture raggiunto nel tardo pomeriggio.

Un confronto aperto e decisivo

Il dossier sul Ponte sullo Stretto resta al centro dell’agenda politica e istituzionale. Solo nelle prossime settimane si capirà se le risposte del Governo basteranno alla Corte dei conti. Intanto, a Messina e Reggio Calabria, l’attesa è ancora alta: tra chi spera in una svolta e chi teme nuovi rinvii, il dibattito sull’opera continua a dividere l’opinione pubblica e la politica.