Roma, 28 novembre 2025 – Giovanni Marcantonio è il nuovo vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. Al suo posto, come segretario, è subentrato Luca Paone. La decisione è arrivata oggi durante la riunione a Roma, convocata per riorganizzare l’ufficio di presidenza dopo la scomparsa di Luca De Compadri, ex vicepresidente morto il 10 ottobre scorso. I due resteranno in carica fino alle elezioni di ottobre 2026.
Il Consiglio si rimette in marcia dopo la perdita di De Compadri
La seduta è iniziata alle 10.30 nella sede di via del Caravaggio, in un clima sobrio ma partecipato. La morte improvvisa di De Compadri ha reso necessario un cambio ai vertici dell’Ordine. “Prendo questo incarico con grande impegno e responsabilità”, ha detto Marcantonio al termine della riunione, sottolineando la volontà di “portare avanti il lavoro iniziato da Luca De Compadri”. L’obiettivo è chiaro: “Rafforzare il ruolo dell’Ordine, sostenere la crescita della professione e accompagnare i consulenti in un momento di grandi cambiamenti per il lavoro e per il Paese”.
Passaggio di testimone tranquillo e priorità chiare
Il passaggio tra Marcantonio e Paone è stato definito da tutti “sereno e condiviso”. Il nuovo segretario, già molto attivo nell’Ordine, ha spiegato che il suo impegno sarà rivolto a “valorizzare i principi e l’etica della nostra professione, tenendo conto delle esigenze di tutti i colleghi”. Tra le priorità c’è la riforma della legge istitutiva: “Ci aspettano sfide importanti, a partire da questo progetto. Vogliamo coinvolgere tutta la categoria in un percorso storico”, ha aggiunto Paone.
Avviata la commissione per aggiornare la legge n. 12/1979
Nella stessa seduta è stata anche nominata la commissione di studio per la riforma della legge n. 12/1979. Il gruppo, formato dai 21 coordinatori regionali dell’Ordine e dai presidenti nazionali di altri organismi di categoria, ha il compito di elaborare proposte per aggiornare la normativa della professione. Lo scopo è adeguare la legge alle nuove esigenze, considerando anche il disegno di legge in discussione in Parlamento.
Fonti interne fanno sapere che i lavori della commissione partiranno nelle prossime settimane. L’obiettivo è “arrivare a una proposta condivisa entro la primavera del 2026”, così da presentarla agli organi competenti prima delle elezioni autunnali.
Una professione al passo coi tempi
L’Ordine dei consulenti del lavoro si trova oggi a dover affrontare un periodo di forti cambiamenti. Negli ultimi anni la categoria ha visto crescere la complessità del lavoro, tra digitalizzazione, nuovi tipi di contratti e richieste sempre più articolate da parte delle imprese. “Solo così si capirà quanto serve avere una guida forte e condivisa”, ha confidato un consigliere presente.
La riforma della legge istitutiva è vista come un passaggio fondamentale per rilanciare il ruolo dei consulenti nel sistema produttivo italiano. “Non possiamo più restare fermi a norme degli anni Settanta”, ha ammesso un membro della commissione, che ha chiesto l’anonimato.
I prossimi mesi sotto la lente
Marcantonio e Paone guideranno l’Ordine fino a ottobre 2026. Nel frattempo, l’attenzione sarà tutta su come sapranno accompagnare i professionisti in questa fase di transizione. Le settimane che verranno saranno decisive: tra incontri tecnici e consultazioni, la nuova presidenza dovrà dimostrare di capire e rappresentare le esigenze dei consulenti del lavoro.
“Ci aspettiamo un confronto vero”, ha detto una delegata regionale a fine riunione. E nei corridoi della sede romana si avverte una certa prudenza: “Le sfide non mancano – ha concluso un funzionario – ma la categoria ha sempre trovato la forza per andare avanti”.
