Roma, 28 novembre 2025 – Le associazioni degli armatori e il Fondo nazionale marittimi hanno accolto con entusiasmo l’approvazione, avvenuta ieri alla Camera, del Ddl semplificazioni che introduce nuove misure per la sburocratizzazione del trasporto marittimo in Italia. Un risultato atteso da tempo, spiegano dal settore, che punta a rendere più snelle e digitali le procedure per le imprese di navigazione e per i lavoratori del comparto.
Ddl semplificazioni: come cambia il trasporto marittimo
Dal dibattito parlamentare è emerso che il disegno di legge prevede interventi a costo zero per lo Stato, ma con un impatto concreto sulle attività quotidiane delle aziende di navigazione. Stefano Messina, presidente di Assarmatori, ha commentato: “Sono misure molto importanti per le imprese e per il lavoro marittimo. Da anni la bandiera italiana è in crisi, non tanto per i paradisi fiscali, ma soprattutto perché i registri comunitari offrono un sistema burocratico più snello e digitale”.
Messina ha sottolineato che l’approvazione rappresenta “un passo avanti significativo per il nostro Paese”, ma ha invitato a non fermarsi: “La sburocratizzazione dell’apparato amministrativo che regola il trasporto marittimo in Italia deve andare avanti senza ritardi”. Una richiesta che trova d’accordo molti operatori del settore, da tempo in attesa di una modernizzazione delle procedure.
Digitalizzazione e competitività, le richieste degli armatori
Il tema della digitalizzazione è al centro delle richieste delle associazioni di categoria. Mario Zanetti, presidente di Confitarma, ha rimarcato come semplificare e digitalizzare il lavoro marittimo siano “condizioni essenziali per sostenere la competitività dell’armamento nazionale”. Secondo Zanetti, il Parlamento ha lanciato “un segnale importante, ascoltando le esigenze della nostra industria e offrendo risposte attese da tempo”.
Le nuove norme dovrebbero rendere più efficiente la gestione delle pratiche amministrative e valorizzare le professionalità dei marittimi italiani. “È un passo avanti che dà valore ai marittimi italiani e offre strumenti più moderni alle nostre imprese”, ha spiegato Zanetti in una breve dichiarazione rilasciata ieri pomeriggio.
Le novità per i lavoratori del mare
Non solo imprese: anche i lavoratori del settore potranno trarre vantaggio dalle nuove regole. Angelo D’Amato, presidente del Fondo nazionale marittimi, ha sottolineato che il Ddl semplificazioni “introduce misure attese dai nostri marittimi e importanti per la competitività della flotta nazionale”. Tra i punti principali, D’Amato cita lo snellimento delle procedure di arruolamento e l’avvio di una revisione delle norme sui servizi sanitari a bordo.
“Interventi che possono cambiare davvero la vita quotidiana dei marittimi – ha spiegato D’Amato – sia per i tempi che per la qualità dei servizi”. Fonti del settore confermano che la digitalizzazione delle pratiche potrebbe ridurre di molto i tempi di attesa per l’arruolamento e facilitare i controlli sanitari periodici.
Un settore che cerca di ripartire
Negli ultimi anni, la bandiera italiana ha perso terreno rispetto ai registri comunitari, soprattutto per via della maggiore burocrazia e della minore flessibilità delle norme nazionali. Secondo dati di Assarmatori, molte compagnie hanno scelto di iscrivere le proprie navi all’estero proprio per evitare procedure troppo lunghe e complicate.
L’approvazione del Ddl semplificazioni è vista come un tentativo concreto di invertire questa tendenza. “Solo così – osserva un operatore portuale romano incontrato stamattina a Civitavecchia – potremo davvero parlare di rilancio della flotta italiana. Ma serve continuità”.
Il testo passa ora all’esame del Senato. Nel frattempo, armatori e lavoratori attendono i decreti attuativi che dovranno tradurre in pratica le novità approvate dalla Camera. Sullo sfondo resta la sfida della competitività internazionale: una partita che si gioca anche sulla capacità del sistema Italia di semplificare e innovare.
