Tragedia in Indonesia: il bilancio delle vittime delle inondazioni raggiunge le 84 unità

Tragedia in Indonesia: il bilancio delle vittime delle inondazioni raggiunge le 84 unità

Tragedia in Indonesia: il bilancio delle vittime delle inondazioni raggiunge le 84 unità

Matteo Rigamonti

Novembre 28, 2025

Medan, 28 novembre 2025 – Sono almeno 84 le persone morte questa settimana a causa delle inondazioni che hanno travolto l’isola di Sumatra, in Indonesia. Le autorità e i soccorritori, al lavoro senza sosta nelle province di Sumatra Nord e Sumatra Ovest, avvertono che il bilancio potrebbe ancora aumentare: decine di persone sono ancora disperse, mentre le ricerche proseguono tra fango e detriti.

Il drammatico bilancio di morti e dispersi

Questa mattina, il portavoce della polizia di Sumatra Nord, Ferry Walintukan, ha aggiornato i numeri: nella provincia sono confermati 62 morti e almeno 95 feriti. “Al momento – ha detto Walintukan – contiamo 62 vittime, 95 feriti e circa 65 persone ancora disperse”. Le operazioni di soccorso si concentrano soprattutto nei distretti di Langkat e Deli Serdang, dove la furia dell’acqua ha travolto interi villaggi nella notte tra lunedì e martedì.

Nella vicina Sumatra Ovest, le autorità parlano di almeno 22 morti e 12 dispersi. Ma i dati sono provvisori: le squadre di emergenza, coordinate dalla Protezione Civile indonesiana, stanno ancora raggiungendo zone isolate, dove le comunicazioni sono interrotte da giorni.

Pioggia, fiumi esondati e danni ovunque

Le forti piogge monsoniche cadute tra il 24 e il 26 novembre hanno fatto straripare diversi fiumi, come il Batang Gadis e il Wampu. In poche ore, l’acqua ha invaso strade, scuole e mercati. Secondo il Centro indonesiano per la mitigazione dei disastri (BNPB), oltre 12.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case. Molti si sono rifugiati in scuole e moschee trasformate in centri di accoglienza temporanei.

I danni sono pesanti: centinaia di case distrutte o gravemente danneggiate. In alcune zone rurali, i raccolti sono andati perduti. “Abbiamo perso tutto – racconta Siti Rahmawati, del villaggio di Tanjung Pura – l’acqua è arrivata all’improvviso, non abbiamo fatto in tempo a salvare nulla”. Le autorità hanno chiesto aiuti alimentari e medicinali, mentre la Croce Rossa indonesiana ha mandato squadre mediche mobili.

Soccorsi in difficoltà, tra acqua alta e strade bloccate

Le ricerche dei dispersi si svolgono in condizioni difficili. In certi punti, l’acqua supera ancora il metro e mezzo. I soccorritori usano gommoni e barche a motore, ma spesso sono rallentati dai detriti e dai tronchi trasportati dalla corrente. Il comandante dei Vigili del Fuoco di Medan, Arif Gunawan, spiega: “Le condizioni sono complicate, molte strade sono impraticabili e alcune comunità sono isolate da giorni”.

Il governo ha chiamato in campo l’esercito per aiutare nelle evacuazioni. Sono stati allestiti punti di raccolta per distribuire acqua potabile e beni di prima necessità. Nel frattempo, le autorità sanitarie tengono sotto controllo la situazione per evitare epidemie legate all’acqua contaminata.

Rischio climatico e allerta per il futuro

L’Indonesia è uno dei Paesi più esposti ai rischi idrogeologici nel Sud-Est asiatico. Gli esperti del BMKG (Agenzia meteorologica indonesiana) spiegano che il fenomeno delle piogge intense è stato peggiorato dal riscaldamento globale e dalla deforestazione nelle aree collinari dell’isola. “Negli ultimi anni – dice il climatologo Andi Prasetyo – abbiamo visto più eventi estremi. Serve una strategia chiara per prevenire questi disastri”.

Il presidente Joko Widodo ha espresso il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e promesso interventi rapidi per rafforzare le infrastrutture idriche nelle zone più a rischio. Nel frattempo, la popolazione resta in allerta: nuove piogge sono previste nei prossimi giorni e la paura che il bilancio peggiori non si è ancora spenta.